giovedì 27 dicembre 2012

Chi le vuole le mezze stagioni?

Mi fumo una sigaretta a metà mattina, una comune pausa sigaretta, come ce ne sono tante nel corso dell'anno lavorativo. Però rispetto a qualche settimana fa l'aria è diversa, c'è quel fresco frizzantino che ti avvolge,  una sensazione che adoro.

martedì 25 dicembre 2012

Strenna natalizia

Amo il Natale, perché ci sono i regali sotto l'albero.
Odio il Natale, perché bisogna fare i regali.
Amo il Natale, perché faccio il presepe creativo, con il muletto di riserva dietro la stalla.
Odio il Natale, perché i negozi sono pieni di gente. Intendo le librerie, tanto negli altri non ci vado.

venerdì 21 dicembre 2012

Fine del mondo

Se fosse un gol, il commento sarebbe "Siamo ancora vivi", di Fabio Caressa dopo il gol del pareggio di Materazzi nella finale dei Mondiale 2006.
Se fosse un film, sarebbe "Apocalipsi Nau, film di Francis Ford Coppola, musica dei Doors".
Se fosse una frase tratta da un film, sarebbe "Domani è un altro giorno".
Se fosse un cartone animato, sarebbe quando nei Simpson Nelson dice Ah-Ah.
Se fosse un videogioco, sarebbe "Dead or Alive".

lunedì 17 dicembre 2012

L'assessore delle meccaniche celesti

Così si è definito Battiato, dopo aver accettato l'incarico di assessore della regione siciliana.
Niente da fare, con Battiato non si sa mai che aspettarsi. Nello stesso articolo veniamo a sapere che la sua più grande gioia è la meditazione,  un momento al quale "non potrei mai rinunciarvi; è un appuntamento per me indispensabile, come la morte. Continuerò ogni giorno, un'ora al mattino, un'ora all'imbrunire. Io mi sveglio molto presto, da musicista apprezzo il silenzio".

sabato 15 dicembre 2012

Venticello

Io non devo informarmi su cosa succede, mi faccio solo del male. Non si può, dai, non si può. Flavia vento vuole fondare un partito politico. Vento di cambiamento. Ma voglio andare a fondo, non può essere. Magari è un'omonima.
I primi risultati sul web confermano, è proprio lei. D'altra parte, in politica ci vanno cani e porci, quindi in effetti non vedo perché no. Mentre dico questo, una lacrima inizia a rigare il mio volto. Cavour e Mazzini lanciano urla disperate dalle loro tombe, le loro statue in tutta Italia  si coprono di sangue.

mercoledì 12 dicembre 2012

Chi corrompe i corruttori?

In realtà la prima domanda da farsi sarebbe: ma chi le fa le classifiche sulla corruzione? Ci possiamo fidare, visto l'argomento? Comunque ogni tanto le fanno e di solito non è che ci siano molte novità. La Nuova Zelanda e la Scandinavia al top, Francia, Germania e l'Europa perbene tra i migliori, Afghanistan e Somalia a poca distanza dallo zero. L'Italia si attesta sul settantesimo posto, all'incirca, con una quarantina di punti su cento. Stiamo lottando per tenere la posizione del ranking contro la Tunisia.

lunedì 10 dicembre 2012

Che quetzal

Sto perdendo colpi, esce la versione nuova di Ubuntu e io me ne accorgo dopo più di un mese. Però se insistono quando esce una nuova LTS ad attivare gli aggiornamenti di versione solo per le versioni LTS uno può capitare che si distrae. Tanto poi non cambia niente, è sempre lo stesso.

venerdì 7 dicembre 2012

Primarie di secondaria importanza

Con notevole ritardo sull'argomento, ma il fatto è che l'ho scoperto da poco. Andando al lavoro in macchina non leggo più i giornali la mattina, la televisione la accendo solo, e non sempre, quando ci sono le partite, la radio raramente e comunque mi sento qualche radio laziale per farmi quattro risate. Al massimo quelle della Roma dopo il derby, per sentire se è colpa della pioggia, dell'arbitro, del progetto, dell'allenatore, di De Rossi o se comunque siccome hanno fatto solo un anno in serie B moralmente hanno vinto loro. Ma sto andando fuori tema.

mercoledì 5 dicembre 2012

Tutto il mondo è pallone

C'è gente che studia, ci prende lauree, master, ma alla fine per capire come funziona un paese basta guardare il campionato di calcio locale. Sia la situazione attuale che la storia passata guardando il palmares delle squadre. Le città o le regioni ricche hanno la squadra di calcio migliore. Le zone in passato ricche, ma attualmente in fase calante, hanno squadrette che hanno vinto titoli su titoli nei primi anni del secolo. Secolo scorso, ormai va specificato.

martedì 4 dicembre 2012

Si stava peggio quando si stava meglio

Cenavo da solo, non ricordo perché. D'altra parte i casi sono due: o avevo palestra o  avevo calcetto. Comunque sia, la televisione era accesa e trasmettevano Chi l'ha visto. Mi ha colpito la storia di un uomo che aveva dichiarato la scomparsa della moglie ed era stato in seguito sospettato dell'omicidio. Oltre ad avvisare i Carabinieri dopo undici giorni, il giorno dela scomparsa ha acquistato un mastello di 120x80cm e veleno per topi. Ma questo è solo il preambolo, la necessaria premessa.

giovedì 22 novembre 2012

SENZA PERDERE LA TENEREZZA, di P.I. Taibo II

Se non sapete chi disse che bisogna essere duri senza perdere la tenerezza, probabilmente il titolo non vi dirà niente; il titolo originale in effetti è più esplicativo: Ernesto Guevara, también conocido como el Che. La monumentale biografia del Che, ad opera di Paco Ignacio Taibo II. Praticamente un testo sacro. La mole del volume, l'intensità del contenuto, l'importanza del personaggio che spesso è considerato un santo laico contribuivano a creare un alone mistico mentre sfogliavo le pagine del libro, uscito malconcio causa pioggia, ma comunque integro.

giovedì 15 novembre 2012

Quando non fischia il vento

Alla fine della fiera, siamo giunti: all'estremo lembo dell'Italia nordorientale, che sembra che sei arrivato quando il navigatore impazzisce all'altezza del passante di Mestre e invece è ancora lunga. Quel pezzo d'Italia che sembra aggiunto per sbaglio e invece è praticamente stato lasciato per ricordo, la città italiana da meno tempo: Trieste. Trst in sloveno, che sono noti per il dono della sintesi. Oltre Trieste, c'è solo Muggia prima di abbandonare l'Italia. Un piccolo paesino, un piccolo porto di confine, che in mezz'ora ci siamo girati due o tre volte sotto la pioggia prima di andare via e in cui abbiamo scoperto che se da quelle parti chiedi un cappuccino in un bar, non ti danno proprio un cappuccino. Vi lascio la sorpresa, nel caso capitate da quelle parti. Muggia, gli intenditori lo sapranno, è la cittadina che ha dato i Natali a Dario Hübner. Ci tenevo a ricordarlo. Ma torniamo a Trst.

domenica 11 novembre 2012

Trg, trg, trg ovunque

In realtà prima di arrivare alle trg ci siamo fermati a Postojna, alle grotte. Ben 21 km di grotte, di cui circa tre aperti al pubblico, di cui due da percorrere su un simpatico trenino. Già nell'ottocento, quando era ancora impero austro-ungarico, era attivo il trenino e l'illuminazione elettrica. Un bel giro, con la nostra guida Franz che in ottimo italiano ci illuminava sulle meravigliose formazioni calcaree sotterranee. Purtroppo c'era un nutrito codazzo di terroni che, come usciti da un cinepanettone appena sfornato, mi facevano a più riprese venire voglia di sprofondare sottoterra, se non fosse stato che ci ero già.

martedì 6 novembre 2012

E alla fine arriva il buio

La strada da Trieste a Pola è lunga, soprattutto se non prendi l'autostrada. Attraversi tutta l'Istria, ti fai un paio di km in Italia, una trentina in Slovenia e poi via di Croazia fino a destinazione. Siamo partiti tardi, è vero, però va detto che una luce, almeno ogni quindici o venti km potrebbero anche metterla da quelle parti. E non è questione di strada, al ritorno sull'autostrada la situazione era la stessa. Insomma, ci si ritrova col sole tramontato, in una terra piena di scritte incomprensibili, col dubbio che accettino i tuoi soldi visto che girano monete chiamate kune e col dilemma di dove sia il mare, visto che non si vede ma c'è, indubbiamente.

mercoledì 31 ottobre 2012

La sindrome del viaggio low-cost

Partire è sempre bello, ma bisogna sempre passare per una tappa obbligata: preparare i bagagli. A meno che non si voglia vagabondare senza meta e lasciandosi alle spalle il proprio passato, ma di questi tempi sebbene la tentazione sia forte, è raramente praticata come opzione.
Prendi il tuo zainetto o la tua valigetta, misure al millimetro per evitare che rompano i coglioni e ti costringano ad imbarcare in stiva che oltre al fatto che devi pagare perdi pure un sacco di tempo all'aeroporto a riprenderlo e dici ma a sto punto me portavo un valigione tre metri per tre.

martedì 30 ottobre 2012

Super senza piombo

La scelta era tra Pasolini, qualcos'altro che non ricordo e gli anni Settanta. Alla fine ho puntato su questi ultimi, perché Pasolini in parte la so la storia e l'altro era troppo recente, volevo qualcosa di distante. Volevo immagini in bianco e nero. volevo qualcosa che fosse sufficientemente lontano da essere rassicurante. Così abbiamo trascorso un paio d'ore sentendoci raccontare da Carlo Lucarelli gli anni di piombo.

lunedì 22 ottobre 2012

PAESE BASCO E LIBERTÀ, di M. Laurenzano

A distanza di mesi, mi pare di averlo comprato a giugno o a luglio, ed in colpevole ritardo rispetto al viaggio in Euskal Herria, leggo finalmente questo libro sull'ETA e, più in generale, sul nazionalismo basco. L'autore cura una rubrica settimanale su Radio Onda Rossa, "Radio Euskadi", che ho sentito qualche volta.

mercoledì 17 ottobre 2012

AMERICANA, di D. Delillo

Il libro è incentrato sulla figura di David Bell, che a prima vista sembra incarnare il sogno americano nella sua realizzazione più compiuta: giovane, bello, una carriera di successo in un network televisivo, carismatico. Sembra avere tutto. Ma già dalle prime righe si intuisce un'insoddisfazione di fondo che attraversa tutto il libro.

martedì 9 ottobre 2012

TINTIN, di Hergé

Ho finalmente finito di leggere tutte le avventure di Tintin, dalla prima, molto grezza, nel paese dei Soviet, al'ultima, solo abbozzata per la morte dell'autore, sull'Alph-Art. Leggere tutte le avventure di seguito è sempre interessante, in questo modo si può vedere tutta l'evoluzione del fumetto. Il disegno, da approssimativo inizia a diventare sempre più chiaro e definito. Il povero Milou, figura chiave deve lasciar spazio, nel corso del tempo, all'incomparabile capitano Haddock, uno dei personaggi più riusciti nella storia del fumetto. L'oscar del fumetto come miglior personaggio non protagonista sarebbe suo per acclamazione. A tal proposito è avvincente scoprire il capitano a piccoli passi; dalla sua prima apparizione in sordina inizia a prendere possesso del fumetto fino a diventare indispensabile. Ci si chiede come è stato possibile legegre le prime storie senza di lui.

lunedì 8 ottobre 2012

¡Que viva Chávez!

Non vedendo mai la televisione, non avendo modo di leggere un giornale, facendo il fantacalcio a lavoro e giocando ad Angry Birds sul telefono sono veramente poco informato sul mondo, infatti per puro caso ho appreso la notizia della nuova vittoria di Hugo Chávez in Venezuela.
I dati in breve, tratti dal Manifesto:
Hugo Chávez  è stato rieletto alla presidenza con il 54,4%, pari a 7.444.082 milioni di voti. Lo ha confermato la responsabile del Consiglio nazionale elettorale, Tibisay Lucena, ricordando che lo sfidante Henrique Capriles ha avuto il 44,4% delle preferenze, equivalenti a 6.151.544 milioni di voti. [...] la partecipazione al voto è stata molto alta, superiore all'80 per cento degli aventi diritto. 

giovedì 4 ottobre 2012

Quanto sei bella Roma...

Non ci vuole molto a riconoscere un turista in giro per la città, basta vedere la testa e le gambe. Tempo fa, per andare a lavoro mi facevo a piedi dalla stazione San Pietro fino alla metro a Ottaviano, passando da Piazza San Pietro. Tempo di percorrenza medio 18 minuti, e l'unica cosa che guardavo davvero con attenzione erano le colonne per cercare in anticipo il varco aperto e perdere meno tempo facendo il percorso più breve. Solo una volta, dopo aver appreso il colossale ritardo del mio treno, mi sono fermato. Il sole stava tramontando e sono stato una decina di minuti a guardare la basilica, scattando alcune foto col cielo rosa come sfondo. Molta gente era in piazza, come ogni giorno, di tutte le nazionalità, e facevano foto e guardavano ammirati la maestà der cuppolone. E io ci sono passato davanti due volte al giorno per sei mesi e non me ne fregava un cazzo.

martedì 2 ottobre 2012

Il frullatore della gioia e del dolore

Un brutto periodo, un momentaccio.
Pochi giorni prima sembrava che stesse andando tutto bene, pensavi di aver fatto le scelte giuste. Ti credevi certo delle tue scelte, in grado di guidare il tuo destino. Non avevi paura di niente, eri convinto di potercela fare contro tutto e tutti. E poi all'improvviso tutto si sbriciola sotto ai tuoi piedi, ti rendi conto che avevi costruito le tue certezze su un castello di sabbia; ti trovi a lottare contro le avversità, contro cose più grandi di te.

sabato 29 settembre 2012

PATAGONIA EXPRESS, di L. Sepúlveda

Che dire, sembra un libro fatto apposta per piacermi.
Un centinaio di pagine abbondanti, perché diffido sempre dei mattoni di migliaia di pagine; ambientazione sudamericana, che è la mia preferita, ma soprattutto uno scrittore sudamericano, il che comporta un modo di scrivere, di raccontare che mi affascina particolarmente. Gli scrittori sudamericani tendono a trasmetterti una dimensione che definirei metafisica. Si avverte sempre un qualcosa che va oltre; forse la definizione "realismo magico" può rendere l'idea.

lunedì 24 settembre 2012

LA CITTÀ E I CANI, di M. Vargas Llosa

Vecchi ricordi, leggendo questo libro. Mi ha fatto tornare in mente la trilogia 08/15 di Kirst. Questa volta non è una caserma, ma un collegio militare, però non ci sono molte differenze.
Non è piacevole la vita militare, soprattutto per dei ragazzi di neanche vent'anni. Difatti i cani del titolo non sono gli animali. Una vita difficile, crudele, piena di violenze e di ingiustizie che si somma alla vita comune, alle situazioni non sempre semplici delle famiglie dei cadetti della scuola. Oltre al collegio, come detto, vediamo i ragazzi nella città, che poi è Lima, nella loro vita quotidiana. Scopriamo quindi il lato nascosto della città, quello che non vedono i turisti e intravedono appena i viaggiatori. Il libro appena uscito venne pubblicamente bruciato in Perù e non è difficile capire il perché.

lunedì 17 settembre 2012

L'antiromanismo spiegato ai romanisti

Carissimi,
sono d'accordo con voi che è molto seccante vedere gente che esulta non appena la tua squadra prende un gol e gode smisuratamente quando la tua squadra perde. Dovete però capire che la Roma non è l'unico caso al mondo. I milanisti per l'Inter, i genoani per la Sampdoria, un sacco di gente per la Juventus, i tifosi dell'Osasuna per l'Athletic. Non si finirebbe più.

domenica 9 settembre 2012

FACTOTUM, di C. Bukowski

E con questo abbiamo concluso le storie di Henri Chinaski. Un romanzo speculare a Donne, sia come collocazione temporale che come struttura:  prima di Post Office, passando da un lavoro all'altro contro dopo Post Office, passando da una donna all'altra.
In realtà non c'è molto da dire... Un libro di Bukowski, in cui si mescolano con stridore sesso, alcol, povertà e la faccia triste dell'America. Niente di più o di meno rispetto agli altri, se non appunto l'ambientazione. I romanzi di Bukowski, con l'eccezione di Pulp, sono un'unica grande storia.

martedì 28 agosto 2012

Il gioco più bello del mondo

(Questo non è mio, l'ho trovato in giro per la rete. Si tratta del pezzo di apertura della guida al fantacalcio 2012 di Fantagazzetta, ad opera di Alfredo de Vuono. Solo chi gioca davvero al fantacalcio può capirlo e comprenderlo appieno.)

L'UTOPIA CALCISTICA DELL'ATHLETIC BILBAO, di S. Bertelegni

Un libro che non può non essere definito una storia d'amore. L'autore lo premette e mantiene la promessa: è un libro scritto da tifoso, spesso l'imparzialità va a farsi fottere ma è giusto così. D'altra parte un libro come questo lo può leggere solo chi è innamorato dell'Athletic, come l'autore e di certo approverà l'entusiasmo.
Un'emozionante ripercorrere della ultracentenaria storia dell'Athletic, i giocatori, il leggendario stadio, lo scudetto e gli inni, una storia indissolubilmente legata a quella della Biscaglia e di Euskal Herria.

lunedì 27 agosto 2012

IL LIBRO SACRO DEL PRODIGIOSO SPAGHETTO VOLANTE, di B. Henderson

Lasciatevi toccare dalle Sue appendici pappardellose. Questo è un libro che cambierà la vita di chi lo legge.
Si tratta infatti del testo sacro del pastafarianesimo, una religione secondo la quale il mondo è stato creato da un mostro di spaghetti volante. I pirati sono il popolo eletto, infatti nel libro c'è un grafico che mostra una indiscutibile relazione di proporzionalità inversa tra il numero di pirati nel mondo e l'aumento della temperatura; segno questo che il mostro di spaghetti volante punisce l'accanimento contro il suo popolo eletto. Ah, dimenticavo. Il paradiso è costituito da un enorme vulcano che erutta birra e ovunque ci sono spogliarellisti o spogliarelliste, a seconda dei gusti. L'inferno è uguale, ma la birra del vulcano è stantia e gli spogliarellisti hanno malattie veneree.

domenica 26 agosto 2012

L'atteso triplete nel Botxo

Le vie del Casco Viejo piene di bar e di gente e il lungofiume attorno al ponte dell'Arenal, pieno di chioschi, bancarelle e tendoni, dove potevi farti un primo, secondo, dolce, acqua, pane  e vino seduto in un ristorante a 10€ oppure un Katxi di Gagardo o Kalimotxo a 4€. Il negozio del tè che era chiuso, come la maggior parte dei negozi di Bilbao. L'altro negozio, che invece era aperto e da cui ho portato a casa un paio d'etti ri roba buona. I txurros comprati alla Churreria, anche se senza cioccolato. I negozietti dei cinesi che erano una garanzia, se ti serviva una bottiglietta d'acqua, una lattina di San Miguel, delle cartine, erano sempre aperti e ovunque. I fuochi d'artificio alle 22.45 che nonostante tutto almeno una volta sono riuscito a vedere.

mercoledì 22 agosto 2012

Fuga per la Vitoria

Vitoria è la grande dimenticata.
Non ha niente di meno delle altre città basche: il casco antiguo, la morte sociale durante il giorno e la fiesta de la Virgen Blanca ad agosto, che inaugura la serie delle Aste Nagusia.
Il Deportivo Alavés, con le sue sole undici partecipazioni alla Liga, non è al livello di Athletic e Real Sociedad, ma questo non giustifica la mancanza di attenzioni riservata alla capitale del Pais Vasco, inteso come regione amministrativa spagnola.

lunedì 20 agosto 2012

La leggenda del toro fantasma

Pamplona la domenica non esiste. Priva di abitanti, la morsa del caldo che si affievolisce appena. E non è che il lunedì la situazione migliori più di tanto. Vicino al Casco Antiguo c'è una zona fortificata, chiamata la Ciudadela, che la guida definisce "sobria": ecco, Pamplona è una città sobria. Una città come piace a me, senza troppe cose da vedere, da vedere senza fretta tanto due giorni bastano e avanzano.

sabato 18 agosto 2012

Una vita per partire, un giorno per tornare

Un inizio traumatico, aereo da Berlino alle 21.40, il tempo di fare le rifiniture allo zaino già preparato e un paio d'ore di sonno: alle cinque di nuovo in aeroporto, destinazione Euskal Herria, prima meta Donostia.
Le città di mare mi sono sempre piaciute; poi qui non c'è un mare qualunque, c'è l'Oceano Atlantico e si vede: onde alte due metri, una corrente tremenda. Fare il bagno è meglio di un parco giochi.

mercoledì 15 agosto 2012

Hauptstadt der D.D.R.

Berlino non è brutta, ma non diresti che è bella. La porta di Brandemburgo, il Reichstag, ma in generale non è una città che colpisce, che passeresti tutto il giorno a guardare. Non ti riesce a dare le emozioni che si hanno passeggiando per Venezia o per Roma, o mentre con una birra in mano si ascolta musica per Temple Bar.

giovedì 9 agosto 2012

Dov'eri il 10 Febbraio 2008?

In fondo anch'io ho assistito a qualcosa di unico, nonostante questa triste epoca, che si trascina stancamente nel nuovo millennio, sembra non poter offrire niente di indimenticabile.
Nell'ultimo secolo ci sono state due guerre, la bomba atomica, il muro di Berlino, Woodstock, Marilyn, i Beatles, Maradona, Freddie Mercury, gli shuttle e la conquista della Luna. Tante cose tutte insieme, che sembra che ormai non ci sia niente di speciale al giorno d'oggi.

mercoledì 8 agosto 2012

NON SO CHE VISO AVESSE, di F. Guccini

Quasi un'autobiografia, recita il sottotitolo del libro ed è decisamente azzeccato. La prima parte è effettivamente la vita di Francesco, raccontata da sé medesimo, badando più ai ricordi e alle impressioni che non alla stringente cronologia. Aver letto Croniche Epafaniche e Vacca d'un cane, nei quali Francesco racconta con grande dettaglio l'infanzia a Pavana e poi l'adolescenza a Modena si è rivelato un prezioso aiuto per integrare questo libro.

sabato 4 agosto 2012

Risvegli

Non supererò mai il trauma del risveglio la mattina presto. Come per le lenti a contatto, che metto talvolta nonostante non sia entusiasta di infilarmi un dito nell'occhio. La prima ora appena sveglio la passo... neanche saprei dirlo bene, è come se non fossi realmente sveglio. Quando apro gli occhi la mattina di solito mi trovo in strada.

giovedì 2 agosto 2012

Sul fondo del bicchiere

Primo e ultimo romanzo, che a volerlo descrivere con parole più esatte è un racconto lungo con innumerevoli digressioni. Non sono portato per le lunghe distanze, troppa poca costanza. Quindi i vagabondaggi irlandesi del protagonista del libro non avranno seguito, ma immagino che nessuno si strapperà i capelli per questo.

mercoledì 1 agosto 2012

CASTRO, di R. Kleist

Ero molto dubbioso prima di inizare a leggere questa biografia di Fidel Castro a fumetti. Quando si tratta di personaggi molto controversi c'è il rischio di sfociare o nell'adulazione o acritica o nella critica immotivata.
Questo fumettista tedesco, che per disegnare questa biografia si è trasferito all'Avana per un mese per poter meglio comprendere la realtà cubana, è riuscito invece a tracciare un ritratto fedele del Lider Maximo. La storia è raccontata attraverso gli occhi di un giornalista tedesco che, trovatosi a Cuba per lavoro nel mezzo della Revolucion, decide di rimanere sull'isola e sposarne gli ideali. Vediamo scorrere decenni di storia, dai sogni giovanili di Fidel alla situazione odierna, un'isola stremata da anni di embargo. La Cuba di oggi non è il paradiso, non è ciò che volevano Fidel e i suoi compagni, anche se certo non è paragonabile a molti altri paesi del terzo mondo.

lunedì 30 luglio 2012

STORIE DI ORDINARIA FOLLIA, di C. Bukowski

Ormai ho bisogno di Bukowski a dosi regolari. Sebbene devo ammettere che i racconti concedono qualcosa ai romanzi. Per loro natura sono discontinui  e si va spesso da picchi elevati a cali insapettati. Però se vogliamo era proprio questa la cosa interessante: dopo un grande racconto, mi aspettavo chissà che cosa e invece il prossimo era una mezza cazzata. Neanche il tempo di deludermi e leggevo un racconto in cui il protagonista è convinto che la sua coperta lo vuole uccidere.

lunedì 23 luglio 2012

Lo stivale dei maiali


Un insieme di sensazioni positive, dovute all'unione di elementi quali un panino con salsiccia, peperoni, ketchup e maionese, una Peroni da 66 che bevuta abbastanza velocemente a causa del poco tempo e della sete ha comportato una serie impressionante di rutti, un'ottima compagnia e il posto a sedere hanno reso il concerto di Franco Battiato qualcosa di speciale.

mercoledì 18 luglio 2012

IL FARO, di P. Roca

La storia è ambientata durante la guerra civile spagnola; Francisco, un giovane soldato repubblicano in fuga, giunge ad un faro e stringe amicizia con Telmo, il guardiano. Questo finché non si rende conto che Telmo racconta un sacco di fregnacce. Detta un po' brutalmente, la trama è questa. Il finale, per ovvie ragioni, non lo posso dire.

martedì 17 luglio 2012

Tu quoque, Ollanta?

Quattro lagune tra le Ande, in Perù, spariranno per sempre. Verranno prosciugate per permettere la creazione di miniere d'oro. Solo due, in effetti, gli altri laghi diverranno depositi. Di sicuro molti fiumi alimentati da questi laghi spariranno anch'essi. Mi sembra ieri che passavo da quelle parti in crisi d'ossigeno, svenendo dopo aver visto Gesù Cristo tra le montagne ed essermi purificato grazie a un santone che ha eliminato le negatività dal mio corpo e dalla mia anima.

lunedì 16 luglio 2012

NEVEN, di J. Sacco

Parlando solo da un punto di vista tecnico, è fantastico. Disegno morbido, a tratti arrotondato; la lunghezza giusta, che non annoia ma allo stesso tempo non è troppo breve; una narrazione non lineare, con il prologo ambientato nel 2001 e poi varie storie, o meglio varie parti della storia, che saltellano tra gli anni 90 per arrivare all'ovvio epilogo ancora nel 2001.

venerdì 13 luglio 2012

TOKYO KILLERS, di J. Taniguchi

Tokyo Killers è una raccolta di racconti a fumetti. Storie, come facilmente si può dedurre dal titolo, di genere noir, anche se non sono tutte ambientate a Tokyo, ce ne sono anche a Parigi e a Caracas. 
Essendo storie brevi, manca una struttura consistente, la storia deve necessariamente rendersi esplicativa in poche vignette, e a volte abbiamo anche molti punti in sospeso; vediamo la situazione dal mezzo, senza sapere il passato, cosa ha portato a quel momento.

lunedì 9 luglio 2012

POLITICAMENTE SCORRETTO, di G. Minà

Il voto finale è la media tra il valore dei contenuti e l'esposizione. Perché in questa raccolta di articoli che Gianni Minà ha scritto per il Corriere della Sera, la Repubblica, l'Unità, il Manifesto e Latinoamerica i contenuti sono importanti, ma molto ripetitivi. Per dirla in maniera un po' brutale, Gianni Minà tre volte su quattro parla di Cuba e tira fuori a turno le stesse storie, ad esempio sul caso Baraldini, sui Reporters Sans Frontières, sui provvedimenti di Bush dopo l'attentato dell'11 Settembre, su Guantanamo.

mercoledì 4 luglio 2012

Farewell, Old Firm

Sembra assurdo che uno dei club più titolati del mondo, fondato nel 1872, che sulla maglietta ne potrebbe mettere cinque di stelle, sparisca nel nulla. Eppure è proprio così; salvo clamorose novità i Rangers non faranno più parte della Scottish Premier League.
Un buco economico, debiti di oltre cento milioni di euro che oltre a costare dieci punti di penalizzazione nello scorso campionato per l'entrata in amministrazione controllata li ha portati al fallimento. I giocatori sono fuggiti quasi tutti, per ora ne sono rimasti tredici. Sono usciti i calendari del campionato scozzese. al posto dei Rangers c'è "club 12". Perché in effetti si decide tutto oggi. Non ho capito bene i giri, pare che hanno fondato una NewCo che sarebbe immagino un'altra società che rileverebbe quella vecchia e non so bene perché potrebbe essere iscritta alla Premier League.

lunedì 2 luglio 2012

La fine del gioco

Agli spagnoli: vaffanculo, perderete prima o poi. Perderete. 
Al genio dell'economia che risponde al nome di Mario Monti, quello che crede che se mi dimezzano lo stipendio io con la metà dei soldi di prima spendo più di prima e faccio girare l'economia, nonché grande affabulatore come mostrato nell'intervista postpartita, che si presenta alla finale rappresentando degnamente il tifoso occasionale: vaffanculo. E questo vaffanculo non c'entra nulla col calcio e la nazionale. Sebbene porti sfiga quanto un gatto nero che rompe uno specchio sotto una scala.

Bastardi senza gloria: Italia-Spagna 0-4

La vita mi aveva insegnato che il mondo è ingiusto, che le cose non vanno come dovrebbero. Sapete, le solite cose, non abbiamo un futuro, c'è crisi e così via. Purtroppo, ieri sera non è andata così, è andata nel modo giusto, perché hanno vinto i più forti.
Inutile fare discorsi sul risultato. 4-0, 8-1, 0-0 e sconfitta ai rigori, in una finale esistono solo due risultati: vittoria e sconfitta. Chiedetelo alla Francia del 2006, all'Olanda del 2010, all'Italia del 1994, se sono più soddisfatti di aver perso di poco e ai supplementari o ai rigori. Ti rode di più, per un po', ma già a settembre quello che rimarrà sarà un misero secondo posto.  Misero perché siamo l'Italia, siamo quattro volte campioni del mondo e per noi esiste solo un risultato soddisfacente: la vittoria.

venerdì 29 giugno 2012

Questione di spread: Italia-Germania 2-1

Clamoroso al Cibali. L'Italia batte la Germania, la favorita di questi Europei. Ma la novita è che vinciamo giocando bene. Ce la siamo giocata a viso aperto, senza paura. Anzi forse erano loro ad aver paura, perché sapevano di essere più forti ma l'Italia è la loro bestia nera. Nera come non mai questa sera, con due gol del negro che finalmente dimostra talento e maturità. Peccato per l'ammonizione per la maglietta, ma visto che non conta ce ne frega un cazzo, anzi Mario hai fatto bene.

lunedì 25 giugno 2012

Bitch, please: Italia-Inghilterra 0-0 (4-2 d.c.r.)

E stiamo in semifinale, nonostante tutto. e ci arriviamo dopo una partita che abbiamo dominato, cazzo, con un 70% di possesso palla, 30 tiri di cui 15 in porta e nell'unica grande occasione concessa si è vista la differenza tra un portiere di condominio e un portiere di calcio: manona di Gigi e passa la paura.
Ce lo meritavamo, come poche altre partite ci siamo meritati negli ultimi anni. Abbiamo giocato bene, creato tantissimo e senza la palla al piede di Thiago Motta la squadra va. Il problema ormai è chiaro, non abbiamo un attaccante che butti dentro la palla o comunque che stia in mezzo all'area a fare a sportellate e faccia salire la squadra.

martedì 19 giugno 2012

Irish Breakfast: Italia-Irlanda 2-0

Incredibile ma vero. Spagna e Croazia non infornano il biscotto e l'Italia vince e passa il turno. Per come si era messa, non possiamo lamentarci. Ma se continuiamo così non andiamo da nessuna parte.
Alla fine abbiamo segnato due gol su calcio d'angolo e abbiamo sofferto più del necessario contro una squadra non certo irresistibile e siamo calati vistosamente nel secondo tempo.

giovedì 14 giugno 2012

Mission Impossible: Italia-Croazia 1-1

Sia chiaro che per missione impossibile non intendo la qualificazione, ma riuscire a pareggiare contro una squadra mediocre. Abbiamo giocato bene, ma è mancata la finalizzazione. Siamo riusciti a sbloccarci solo grazie ad un calcio di punizione dell'unico giocatore di calcio di qualità che abbiamo in squadra.
Poi progressivamente siamo calati, concedendo campo ai croati e un gol evitabile. Puntualmente arrivato dopo che il telecronista RAI aveva detto che i croati non erano stati mai pericolosi. Lo stesso che ha detto che Thiago Motta è l'uomo ombra della squadra: non si vede, ma fa sentire la sua presenza. Per me non si vede e non serve a un cazzo.

martedì 12 giugno 2012

L'ANNO IN CUI NON SIAMO ANDATI DA NESSUNA PARTE, di E. Guevara

Delusione, delusione. Non sempre mi dice bene. Il libro l'avevo comprato mentre facevo acquisti su ebay attirato dal titolo, quindi il rischio c'era.
La materia è interessante, è il diario del Che in Congo, nel 1965. Solo che è stato scelto un modo di esporre eccessivamente dispersivo. Tutti i paragrafi, di poche pagine, sono formati da diversi interventi brevi tratti dal suddetto diario del Che e da interviste fatte non so quando agli altri partecipanti, cubani e congolesi.

domenica 10 giugno 2012

Poteva andare peggio: Italia-Spagna 1-1

Qualche giorno fa ci avrei messo la firma per un pareggio, invece sto addirittura a pensare all'occasione mancata. Nonostante tutto, l'Italia poteva vincere. Abbiamo sofferto, abbiamo concesso molto e abbiamo rischiato, ma le occasioni ci sono state e a tratti abbiamo fatto un buon gioco.
Se non ci avessero pareggiato subito, dopo neanche cinque minuti, forse si sarebbero innervositi e avremmo potuto sfruttare meglio il contropiede, ma sostanzialmente è un risultato giusto e comunque in ogni caso va bene. Non è la Spagna la squadra da battere a tutti i costi. Nel girone, quantomeno.

venerdì 8 giugno 2012

giovedì 7 giugno 2012

SAM PEZZO, di V. Giardino

Approfittando di un corposo buono libri, ho acquistato la serie delle completa delle avventure di Sam Pezzo, realizzate da Vittorio Giardino tra il 1978 e il 1983. Il bello è che mi ricordavo di volerlo comprare, ma non avevo idea del perché.
Leggendolo, ne ho dedotto due motivi: l'autore è uno dei principali fumettisti italiani e il genere è hard-boiled. Tra l'altro ho letto che era un ingegnere elettronico; un giorno si è rotto il cazzo, ha mollato il lavoro e si è dedicato alla sua passione di sempre: il fumetto. Interessante, molto interessante.

lunedì 4 giugno 2012

MARCOS: IL SIGNORE DEGLI SPECCHI, di M. Vázquez Montalbán

Leggere un buon libro sullo zapatismo è sempre piacevole. L'argomento è interessante e il fatto che sia sistematicamente trascurato dal mondo è segno che contiene qualcosa di buono e che si cerca di nascondere un'ingiustizia. Lo so che sono frasi fatte, ma purtroppo nel mondo d'oggi, soprattutto quando entrano in gioco i mezzi di comunicazione di massa, le frasi fatte la fanno da padrone. Pensate al detto: le cose vanno a puttane! e pensate all'Italia degli ultimi anni.

venerdì 1 giugno 2012

domenica 27 maggio 2012

IL LIBRO DEGLI ABBRACCI, di E. Galeano

Torniamo al Sudamerica, e ci torniamo con uno dei più grandi scrittori contemporanei, proveniente da un paese tra i meno considerati: l'Uruguay.
Come per Le labbra del tempo e Splendori e miserie del gioco del calcio, si tratta di un insieme di brevi racconti, memorie, aforismi, pensieri, dalle poche righe a qualche pagina. Molto vicino a una raccolta di poesie, senza averne l'evanescenza.

sabato 26 maggio 2012

Per un pugno di mosche

Non dico che non hanno vinto i più forti, che chi ha vinto non lo meritava, che chi ha vinto non abbia giocato meglio.
Vorrei dire che il divario era netto e il campo lo ha confermato, ma ho visto una squadra giocare bene a tratti, creando del buon calcio.

giovedì 24 maggio 2012

LA LUNGA OSCURA PAUSA CAFFÈ DELL'ANIMA, di D. Adams

Non è possibile raccontare la trama, perché non ha senso. Ci sono in mezzo gli dei di Asgard, Dirk Gently, cliniche per malati molto particolari, investigazioni olistiche, sigarette, Heathrow. Un delirio totale, una storia senza capo né coda, con invenzioni sorprendenti.
Succede spesso, leggendo, di scoppiare a ridere in maniera incontrollata, la prima volta a me è successo leggendo la seconda riga del libro. Ma non mancano spunti per riflessioni serie, perché sebbene velati da profondi strati di minchiate i riferimenti alla realtà ci sono, eccome se ci sono. Però almeno prima di renderti conto dell'amara realtà ti fai delle grasse risate.

mercoledì 23 maggio 2012

Cui prodest?

Vent'anni fa moriva Giovanni Falcone. Per molto, troppo tempo non sapevo neanche chi fosse. Quando successe ero piccolo; il fatto che la mia scuola media, che ora si chiama Corrado Melone ma prima era Ladislao Odescalchi, si trovasse in Piazza Falcone, non era ancora sufficiente per spingermi a investigare. Poi si cresce, e ho letto. Ho capito chi era, cosa aveva fatto, cosa voleva fare e perché è morto.

martedì 22 maggio 2012

Il Grillo del marchese sempre zompa

Sono quasi arrivato alla fine della raccolta punti, altri due schioppi e la tessera elettorale finirà. Ma a quanto pare non è la sola. Quest'ultima tornata di elezioni sembra aver segnato una svolta.
Per prima cosa, l'astensione, che segue il suo trend decrescente. Ormai la politica interessa sempre meno, non si ha fiducia. chi la segue lo fa solo per un tornaconto personale. Però, come ho detto altre volte, se non si vota non risalta molto. Oltre al solito cappello introduttivo - astensione record in  questa tornata elettorale - alla fine ci sarà sempre chi si bulla del suo 40% di preferenze. E che questo 40% di preferenze sul 50% degli aventi diritto che hanno votato sia molto lontano dalla maggioranza effettiva della popolazione, a quanto pare solo io e pochi altri ce ne rendiamo conto. di sicuro nessuno lo dice.

domenica 20 maggio 2012

ISTANBUL, di Orhan Pamuk

Vi succede mai di comprare un libro d'istinto, senza pensarci troppo? Avevo adocchiato questo libro a Dicembre, cosciente del fatto che avrei passato il capodanno a Istanbul. Senza sapere null'altro che il titolo, decisi di comprarlo. Poi l'aquisto effettivo si concretizzo mesi dopo, per non parlare della lettura.
Forse è tutta questa aspettativa che ha reso in parte deludente questo libro. In realtà non è male, anzi è un interessante esperimento. Il libro è una guida della città travestita da autobiografia e contemporaneamente il viceversa. Da ogni pagina traspare il profondo legame che lega l'autore alla sua città ed è interessante vedere associati ai luoghi i ricordi di una persona, di una vita vissuta.

mercoledì 16 maggio 2012

EMOTIONAL WORLD TOUR, di M. Gallardo - P. Roca

Un fumetto strano, diciamo a metà tra la celebrazione e la pubblicità. Racconta la preparazione e la promozione di Rughe, di Paco Roca, e Maria e Io, di Gallardo, che affrontano temi delicati, rispettivamente l'Alzheimer e l'autismo. Due fumetti che hanno avuto un grande successo, tra l'altro ho letto Rughe ed è veramente un piccolo gioiello. Mi hanno detto che è anche uscito il film tratto dal fumetto. Dovrei informarmi.

martedì 15 maggio 2012

Il giorno in cui sono diventato pigro

La mia rovina sono state le elementari. La decadenza è iniziata lì.
Una volta studiavo, mi interessavano anche le cose che studiavo. Sai, il tipo di bambino che quando la maestra chiedeva qualcosa alzava sempre la mano per rispondere. Poi un giorno, l'evento che ha cambiato tutto.

lunedì 14 maggio 2012

Trentottesima giornata, tutte le feste ti porti via

Ed anche questo campionato è finito. Finisce allo stesso modo dell'anno scorso, con la Lazio a un passo dall'Udinese e dai preliminari di Champions. Solo che quest'anno siamo arrivati quarti e non quinti. E se il Napoli non vince la Coppa Italia saremmo qualificati direttamente per la fase a gironi. Insomma, addirittura meglio dell'anno scorso.

sabato 12 maggio 2012

Homme libre, toujours tu chériras la mer!

Io adoro il mare. E tutti fanno la faccia stupita quando vedono che non mi fa impazzire andare al mare. Ma sono due cose diverse. Andare in spiaggia, prendere il sole, farsi il bagno sono un aspetto legato allo svago, se vogliamo. E poi odio i posti affollati, mi sentirei male solo a pensare a una spiaggia invasa da migliaia di vacanzieri qualunquisti. Io mi riferisco all'essenza ontologica del mare.
Non potete neanche immaginare da quanto tempo speravo di riuscire ad infilare ontologia o gnoseologia in un discorso.

venerdì 11 maggio 2012

CUORE DI TENEBRA, di J. Conrad

Ed ecco finalmente Cuore di Tenebra, dopo la delusione di Tifone. Qualche miglioramento c'è, che lo porta a strappare una sufficienza, ma sostanzialmente vince alla grande Apocalypse Now. Un esperimento fallito, sostanzialmente. Avevo addirittura sovvertito l'ordine di lettura dei libri inserendo Conrad all'inizio della lista. Lo faccio solamente in casi eccezionali.

giovedì 10 maggio 2012

Knockin' on heaven's door

Niente da dire, è andata come è andata. Un 3-0 secco, pesante, frutto di troppi errori, di troppi palloni regalati soprattutto nel primo tempo. Inutile discutere se il risultato sia bugiardo, l'Atletico ha vinto e meritatamente, il risultato esatto conta poco. Hanno giocato meglio, ma il rimpianto c'è: si poteva fare di più.

martedì 8 maggio 2012

TIFONE, di J. Conrad

Trascinato dalla visione di Apocalypse Now ho deciso di leggere il romanzo da cui è  tratto, o meglio liberamente ispirato: Cuore di Tenebra di Conrad. Rovistando in cantina, ho scovato ciò che cercavo assieme a una guida di Praga e a Tifone. Visto che l'autore è lo stesso e vista la ridotta dimensione, gli ho concesso una possibilità. 
Fiducia mal ripagata. Non che sia brutto, ma è veramente troppo lento. Ottanta pagine per raccontare un tifone affrontato da una cazzo di nave al largo della Cina.

lunedì 7 maggio 2012

LA VERSIONE DI BARNEY, di M. Richler

Questa è una delle rare volte che cedo al fascino del best seller: nonostante il prezzo, l'ho comprato. Bisogna ammettere però che il titolo era accattivante e molti buoni libri li ho acquistati catturato dal titolo.
Dopo dieci giorni di lettura, culminate all'una di notte di un giorno feriale mentre aspettavo che Ubuntu terminasse l'aggiornamento, posso dire che sono stati soldi ben spesi. Potrei  anche fare un pensierino al film. Un ottimo libro. Interessante, avvincente, caotico.

domenica 6 maggio 2012

DONNE, di C. Bukowski

Bukowski è una droga, inizi a leggerlo e non ne puoi fare a meno, non riesci a smettere. Anche se devo dire che questo lo collocherei leggermente al di sotto di Post Office e Panino al Prosciutto.

sabato 5 maggio 2012

Cchiù PIL pi tutti

Io non lo so se dipende dall'infarinatura ingegneristica, ma questa storia proprio non mi convince. La continua ricerca della crescita economica, della produzione. Non è possibile. Non è sostenibile. Matematicamente. Mi sembra evidente che il modello capitalistico attuale è insostenibile, non si può pensare di crescere all'infinito, fare utili sempre maggiori, aumentare sempre il PIL. Il nostro pianeta è limitato, le risorse sono limitate, lo spazio è limitato. Non si può crescere per sempre. Quindi comunque bisogna cambiare qualcosa.

venerdì 4 maggio 2012

PUNTO E A CAPO, del Subcomandante Marcos

Questo libro è un'intervista, anzi due interviste fatte al subcomandante Marcos nel 2008, in cui fa un po' il punto sulla situazione dell'Ezln: ripercorre gli avvenimenti passati, analizza le mosse fatte e da farsi, affronta il tema della sua figura, sicuramente il simbolo dell'Ezln, con i vantaggi e gli svantaggi che ha comportato per il movimento e per se stesso.

giovedì 3 maggio 2012

Dare e avere

Escludendo i pazzi disinteressati, che poi neanche sono sicuro che esistano, potrebbero essere una leggenda metropolitana diffusa per dare speranze al popolo che esista il bene nel mondo, nessuno fa niente per niente.

mercoledì 2 maggio 2012

SULLA SIERRA CON FIDEL, di E. Guevara

Dopo l'overdose di Marx, inizia la fase di transizione verso le letture convenzionali. Questo libretto, come si capisce facilmente dal titolo, è il racconto della Revolución Cubana fatto dal Che; solo una parte, in realtà, la parte iniziale, quando i barbudos erano asserragliati nella Sierra Maestra. Diciamo che è una via di mezzo tra un diario e un resoconto, non a caso il titolo originale in spagnolo era "Pasajes de la guerra revolucionaria".

lunedì 30 aprile 2012

Ti piace vincere facile?

Come sempre non c'è nessuna voglia di darsi da fare per migliorare questo paese di merda. Si dice che i lavoratori statali fannulloni hanno approfittato di permessi, maternità, garanzie e chissà quante cose. Certo, sicuro. E non è giusto. Ma quale potrebbe essere la soluzione in un paese normale? Inasprire i controlli e fare un culo come un secchio a chi cerca di fregare. Ma perché sforzarsi, è più semplice abolire i diritti. Non si controlla perché non c'è più niente da controllare. Per prenderne uno se ne puniscono cento, ma può anche essere il contrario, per prenderne cento ne punisco uno, ma quell'uno che è innocente che lezione avrà imparato? Sono l'unico onesto, ma me la prendo in culo anche io come un qualunque ladro. E allora vaffanculo, rubo anche io come tutti.

domenica 29 aprile 2012

Il pangolino preciso

Come sempre è stata dura. Ci casco sempre, cazzo.
Appare sulla finestra degli aggiornamenti l'avviso che è possibile eseguire l'avanzamento di versione e parto. Primo tentativo a vuoto, dice che non riusciva a installare il pacchetto di Skype. Vabbè.
Secondo tentativo. Tutto ok, sono le nove e mi segnala un'ora abbondante per scaricare tutti i pacchetti. Mica farò nottata, come quella volta che avevo iniziato tardi e ho fatto le tre.
Invece se la prende comoda, il bastardo, passa mezz'ora e manca sempre un'ora, passano due ore e manca sempre un'ora.

sabato 28 aprile 2012

CRITICA DEL PROGRAMMA DI GOTHA, di K. Marx

Finisce  l'avventura marxista nel modo giusto: uno scritto breve ma intenso. Marx esprime qui le sue critiche rispetto le posizioni del partito socialdemocratico operaio tedesco in maniera puntuale, intendo punto per punto. Bello, perché dopo tante storie troppo tecniche ed eccessivamente legate all'economia, finalmente c'è un'occasione per riflettere sul significato profondo della teoria marxista e della società comunista. Rispondendo e obiettando ai punti del programma di Gotha, che è semplicemente la città in cui si sarebbe riunito il suddetto partito socialdemocratico, Marx indirettamente ci spiega, lontano da complicati discorsi filosofici, come dovrebbe essere la società futura secondo la sua concezione.

venerdì 27 aprile 2012

Chiudete le valigie, andiamo a Bucarest!

Ce l'abbiamo fatta, ce l'abbiamo fatta, ce l'abbiamo fatta. Ancora non riesco a crederci. L'Athletic in finale di Europa League. Solo a Football Manager avevo cose simili nella mia vita, e mi ero anche dovuto fare un culo così per riuscirci.
Abbiamo rischiato di uscire nel turno preliminare, ma la squalifica del Fenerbahce ha promosso il Trabzonspor in Champions e siamo andati alla fase a gironi senza giocare il ritorno.
Abbiamo concluso il girone al primo posto con un turno di anticipo, mandando a casa il PSG degli sceicchi.
Abbiamo eliminato il Lokomotiv Moskva, rimontando la sconfitta esterna nonostante l'espulsione di quel pazzo scriteriato di Amorebieta.

giovedì 26 aprile 2012

INDIRIZZO INAUGURALE E STATUTI PROVVISORI DELL'ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI, di K. Marx

Dopo la critica dell'economia politica, qualcosa di leggero per riprendersi.  Una decina di pagine, totalmente libere da riflessioni economiche, che riassumono gli scopi e gli obiettivi dei lavoratori i quali, unitisi nella Prima Internazionale, sono esortati da Marx a lottare contro il sistema capitalistico in modo da eliminare il concetto di classe e garantire l'uguaglianza fra tutti gli esseri umani.

mercoledì 25 aprile 2012

Antropologia pallonara

Adoro vedere come il genere umano assuma infinite e immense sfumature di comportamento. e pensare che basta davvero poco per generare una serie di comportamenti assolutamente stupendi. Pensate a tutti i tipi di tifosi che si vedono in giro. Perché è facile dire tifoso, ma la realtà è molto più complessa di quello che sembra.

martedì 24 aprile 2012

PER LA CRITICA DELL'ECONOMIA POLITICA, di K. Marx

Ora capisco perché l'introduzione la mettono a parte. Uscire vivi dalla lettura di questo libro è un'impresa quasi impossibile. E ce l'ho fatta solo perché avendo già letto il Capitale erano discorsi non nuovi. Una lunga e complicata esposizione dei concetti di merce e di denaro, di come la merce diventi denaro e come scambiando la merce si crei valore e come il valore è legato alla quantità di lavoro sociale necessario per la produzione della merce e la relazione tra l'oro e la merce...

lunedì 23 aprile 2012

INTRODUZIONE [alla critica dell'economia politica], di K. Marx


Continuano le lezioni del professor Marx. Dopo la storia, passiamo all'economia.
Ancora una volta l'antologia ci offre un'introduzione come testo a sé, sebbene in questo caso ci sono ben due motivazioni plausibili: la cirtica dell'economia politica segue nelle pagine successive e Marx inizialmente l'aveva scritta come introduzione al libro ma poi ci ripensò, ritenendola non del tutto adatta.

sabato 21 aprile 2012

Stessa spiaggia, stesso mare

Si parla di discarica, che ormai Malagrotta sta scoppiando. Si potrebbe discutere sulla validità delle alternative. Puntiamo sulla raccolta differenziata, riciclo e riuso, inceneritore, non so. Non conosco i dettagli. Tuttavia, partendo dall'ipotesi più diffusa, ovvero che serve una discarica nuova, si ha il solito teatrino. Tutti la vogliono, ma nessuno la vuole vicino. Sì. serve, però qui no che inquina. Qui no che deturpa il paesaggio. Qui no che pare brutto. io sono d'accordo, ma se ci lamentiamo che non sappiamo dove buttare i rifiuti non possiamo pretendere che svaniscano nel nulla. Manca la logica, in tutto ciò.

venerdì 20 aprile 2012

Obrigado

Che dire.. la sconfitta è giusta, anzi potevamo anche subire più gol. Solo che nonostante tutto eravamo passati in vantaggio nel secondo tempo e abbiamo preso anche un palo sullo 0-1, poi in cinque minuti è arrivato il 2-1 dello Sporting. Vabbè.

giovedì 19 aprile 2012

IL 18 BRUMAIO DI LUIGI BONAPARTE, di K. Marx

Il seguito ideale del libro precedente, sulle lotte di classe in Francia. Marx, ancora in veste di storiografo, passa in rassegna la seconda repubblica francese fino al colpo di stato di Luigi Bonaparte, soprannominato "Napoleone il piccolo" da Victor Hugo, che da presidente della repubblica diventa imperatore.Di conseguenza, pareri e riflessioni sono le stesse, non le ripeto. Potete rileggervi il post precedente, se proprio volete sapere che ne penso.

mercoledì 18 aprile 2012

LE LOTTE DI CLASSE IN FRANCIA, di K. Marx

Diciamo che trattasi di una cronaca degli anni 1848-1850 in Francia. Più una lezione di storia o un articolo di giornale, che altro. Difatti venne pubblicato, a tranci, su una rivista a cui Marx collaborava. Interessante se si vuole approfondire il contesto dei moti del '48 francesi grazie all'esposizione di un personaggio autorevole, un po' meno se, per motivi che possono essere il disinteresse per la storia, per la Francia o quant'altro, quello che è successo nel '48 e a seguire è ritenuto di scarsa importanza.

martedì 17 aprile 2012

INDIRIZZO DEL COMITATO CENTRALE ALLA LEGA DEI COMUNISTI, di K. Marx

Questo breve scritto è una circolare inviata da Marx alla Lega dei Comunisti, nella quale riassume quanto è stato fatto nei due anni precedenti facendo il punto della situazione del movimento comunista e delinea i piani futuri per la Lega.

lunedì 16 aprile 2012

And then Georgie would make the fire lights

Anche quest'anno la sagra del carciofo, l'unico evento degno di questo nome a Ladispoli, è finita. Pare che sul palco in piazza cantasse Alexia, ma nonostante sarebbe stato interessante vedere un pezzo d'antiquariato tornare direttamente dal congelatore del precedente millennio, ero troppo impegnato a mangiare e bere per accorgermene. In quattro ore ho fatto fuori un panino con salsiccia, crauti, funghetti sott'olio e senape; un cartoccio di olive ascolane, mozzarelline fritte e cremini; un cannolo siciliano; una bomba con la nutella; due birre rosse, gradazione 6.3; in più, aiutato da una valente compagnia, una bottiglia di Superiore della valpolicella e una bottiglia di vino ambrato siciliano.

domenica 15 aprile 2012

DISCORSO SULLA QUESTIONE DEL LIBERO SCAMBIO, di K. Marx

Ancora un breve scritto. Il nucleo del discorso sono le Corn Laws del Regno Unito, una serie di dazi sull'importazione delle derrate agricole che vennero aboliti nel 1846 sotto l'insegna del libero mercato. Marx, riprendendo le teorie di Ricardo, sostiene che il libero scambio ha come effetto una diminuzione del prezzo delle merci; tuttavia, essendo il lavoro anch'esso una merce, anche i salari diventeranno più bassi.

venerdì 13 aprile 2012

Chi siamo noi?

Siamo la generazione delusa, umiliata e offesa
Siamo la generazione delle promesse non mantenute
Siamo la generazione che usa il telefono per fare qualunque cosa tranne che telefonare
Siamo la generazione che va su Facebook e Twitter
Siamo la generazione che chatta con Skype e Messenger
Siamo la generazione che compra su eBay
Siamo la generazione dei voli low cost

mercoledì 11 aprile 2012

LAVORO SALARIATO E CAPITALE, di K. Marx

Lavoro Salariato e Capitale è una raccolta di articoli pubblicati da Marx sulla base di alcune conferenze tenute nel 1849.
L'obiettivo dichiarato è quello di esporre in maniera semplice, in modo che si aaccessibile a tutti, l'analisi economica di Marx. Negli articoli Marx espone le sue toerie sulla società capitalistica, smaschera le contraddizioni insite in questo particolare rapporto di produzione. Tutte le argomentazioni sono esposte con un rigore scientifico, partendo dalla determinazione del prezzo delle merci e il meccanismo di domanda e offerta per giungere infine al prezzo della merce più importante: la forza lavoro.

lunedì 9 aprile 2012

La Polonia e l'oblio

Si tratta di qualcosa che mi porto appresso da tanto, troppo tempo. Accadde alle elementari. Una maestra propose che ognuno portasse dei libri, da condividere con gli altri. Leggevi un libro, poi quando finiva ritornava nel mucchio a disposizione di qualcun altro e ne sceglievi un altro.
Ero giovane all'epoca, non capivo l'importanza della lettura. Neanche ricordo che libri ho letto in quel periodo. Ma una ferita è rimasta aperta. Un libro lo iniziai e lo lasciai a metà. Non mi attirava, non mi andava di leggere, non so. Solo che poi, ripensandoci negli anni a venire, ho trovato interesse per la storia. Solo che non ricordo il titolo, l'autore, il nome dei protagonisti. Non so come ritrovarlo.

sabato 7 aprile 2012

MISERIA DELLA FILOSOFIA, di K. Marx

Questo libro è una critica di Marx a uno scritto di Proudhon dal titolo "Filosofia della miseria". Questo non mi garba molto. Quando si criticano gli altri, l'avevo notato leggendo Lenin, si tende poi a lasciarsi sfuggire il proprio punto di vista, ovvero criticare gli altri per mancanza di solidità scientifica e poi esporre la propria visione senza motivazioni. Marx qualche volta cade nel tranello, ma riesce tutto sommato a esprimere con forti motivazioni il suo pensiero, aiutato anche da alcuni concetti effettivamente ridicoli di Proudhon.

giovedì 5 aprile 2012

Locura

Iniziamo con le notizie di calciomercato: a quanto pare l'Inter l'anno prossimo avrà Bielsa come allenatore e comprerà almeno tre giocatori dell'athletic. Lo hanno ripetuto in tv ogni quarto d'ora più o meno, quindi sarà senz'altro vero. Detto ciò, la partita.
Lo Schalke passa in vantaggio, legittimando un'ottima partita. Giocano meglio, l'Athletic sta sulla difensiva, attende. Sicuramente il vantaggio dell'andata è un buon motivo, ma sembra davvero strano non vedere i biancorossi andare all'assalto come al solito. Dopo una mezz'ora sotto tono, il gol è più che meritato. Quindi Bielsa fa fuori Ander, dentro Ibai Gomez. Stessa mossa fatta all'andata, tra l'altro. Ma non si poteva fare dall'inizio? sprecare un cambio così.. Tempo dieci mnuti e Ibai Gomez pareggia. Stai a vedere che il loco non è del tutto loco?

martedì 3 aprile 2012

TESI SU FEUERBACH, di K. Marx

Lutero ne scrisse novantacinque di tesi, Marx si ferma a undici. Ma sono sufficienti come semi da cui germoglierà, negli anni a venire, la concezione materialistica della storia.

venerdì 30 marzo 2012

La caduta di Gelsenkirchen

Dopo l'Old Trafford, anche la Veltins Arena vede l'Athletic trionfare. Un 2-4 pesantissimo, che costringe i tedeschi a farne almeno tre a Bilbao. Dopo una lunga imbattibilità, pare, ma non è questo ciò che conta. Conta una vittoria contro un'ottima squadra, che ha giocato bene a calcio.
Difatti il risultato è bugiardo. La vittoria è stata meritata, lo scarto di due reti un p' meno. Se contro il Manchester United era stato un dominio indiscusso, lo Schalke 04 gioca bene, crea occasioni, mette in difficoltà i ragazzi.

mercoledì 28 marzo 2012

MANOSCRITTI ECONOMICO-FILOSOFICI DEL 1844, di K. Marx

I tre manoscritti da un lato sono molto importanti perché si intravede un Marx più incisivo, che inizia ad affrontare il tema del comunismo, ma soprattutto definisce il concetto di alienazione; dall'altra parte sono frammentari, quindi non si riesce a portare a compimento il pensiero.
L'idea principale sviluppata è il contrasto che la società capitalista, fondata sull'interesse privato, crea tra gli uomini, costringendo la maggior parte di essi, ovvero la classe operaia, all'infelicità. La causa di ciò è, come detto, l'alienazione dell'uomo, che perde la sua umanità riducendosi a strumento di lavoro e pensa solo a soddisfare i suoi bisogni primari.

lunedì 26 marzo 2012

Sacchi

I bambini, che sono cresciuto nell'era degli euro e non sanno cosa sia la lira, o al massimo la considerano una cosa lontana, del passato, tipo i talleri o i sesterzi.
I bambini, che non sanno cosa vuol dire mille lire di pizza bianca.
I bambini, che non sanno che vuol dire andare al bar a giocare a Street Fighter con cinquecento lire, ma neanche si immaginano che una volta nei bar invece dei video poker c'erano flipper, biliardini e videogiochi con una manovella e due bottoni.

sabato 24 marzo 2012

LA QUESTIONE EBRAICA, di K. Marx

Un altro scritto breve, ma ricco di spunti interessanti. Si tratta di una critica a due articoli di Bruno Bauer, il quale sostiene che gli ebrei per ottenere l'emancipazione politica dovrebbero rinunciare alla propria religione, inserendosi in uno stato laico, non religioso.
Marx affronta la questione con un respiro più ampio. Accusa Bauer di soffermarsi solo sull'espressione religiosa delle contraddizioni dello stato e non ritiene che lo stato laico sia la soluzione, in quanto in esso non sono risolti i contrasti tra la società borghese, egoista e individuale, e le esigenze della comunità, della società civile.

martedì 20 marzo 2012

PER LA CRITICA DELLA FILOSOFIA DEL DIRITTO DI HEGEL (introduzione), di K. Marx

Questo breve scritto inaugura una lunga serie di letture marxiste. Mi accingo infatti all'arrembaggio del volume: "Le opere che hanno cambiato il mondo", un fantastico mattoncino di mille pagine con un'antologia di Karl Marx. Quindi per un bel po', mi dispiace, le recensioni saranno monotematiche, nonché monocromatiche. Diciamo per un paio di mesi.

domenica 18 marzo 2012

Sei Nazioni 2012, quinta giornata

Finisce il Sei Nazioni 2012, il primo dell'era Brunel. Arriva la tanto sospirata vittoria che ci fa evitare il cucchiaio di legno, al termine di una partita non bellissima, in cui l'Italia gioca meglio, ma senza convincere  fino in fondo. Il primo tempo si conclude sul 3-3, nonostante l'Italia abbia sempre avuto il controllo dell'ovale. Manca concretezza, mancano i punti che arrivano all'inizio della ripresa, con una grande meta di Venditti.

venerdì 16 marzo 2012

I Leoni ruggiscono ancora

Una lezione di calcio alla Catedral. L'Athletic vince 2-1 contro il Manchester United e passa ai quarti di finale. Ma l'espressione "vince 2-1" non rende al meglio. L'Athletic ha dominato in lungo e in largo, ha pressato a tutto campo per novanta minuti, ha avuto almeno tre palle gol clamorose, di cui una con Iraola, il capitano, che nel secondo tempo ha dribblato tre uomini prima di mettere clamorosamente fuori di poco. Il gol dello United è arrivato per caso, un tiro da fuori di Rooney, perché i Red devils non sono mai stati pericolosi. Da quello che si è visto in campo un risultato finale di 4-0 sarebbe stato quasi stretto all'Athletic.

mercoledì 14 marzo 2012

NON BUTTIAMOCI GIÙ, di N. Hornby

Dopo le alte vette letterarie raggiunte con Murakami, torniamo a volare bassi. Dopo Febbre a 90' e Alta Fedeltà, un piccolo tonfo per Nick Horby. La domanda ovviamente è: l'eccezione sono i primi due o questo? Propenderei per la seconda ipotesi, perché non è un libro da buttare. Solo che non spicca il volo.

lunedì 12 marzo 2012

Sei Nazioni 2012, quarta giornata

Alla fine, è finita meno peggio del previsto. Solo una ventina di punti di scarto, e a vedere la partita avremmo anche meritato qualche cosa di più, ma questo Galles è troppo forte. Il primo tempo si era chiuso 9-3, con l'Italia che sostanzialmente aveva difeso, concedendo solo tre calci piazzati ai gallesi e rinunciando a tre punti possibili nel finale per una touche nei ventidue. Ho apprezzato, tanto visto il rendimento medio al piede non è detto che avremmo segnato. Mi attendevo il solito crollo nel secondo tempo; crollo c'è stato, ma non il solito. L'Italia per dieci minuti attacca, come non aveva mai fatto nel primo tempo, andando vicina alla marcatura, poi un errore stupido ci costa un contropiede e andiamo 16-3.

venerdì 9 marzo 2012

Who the fuck are Man Utd?

Clamoroso al Cibali, si diceva una volta. E invece stavolta clamoroso all'Old Trafford.
Purtroppo è stata una giornata tra le più impegnate degli ultimi mesi e non ho potuto vedere la partita in tv. Già, stavolta Mediaset aveva concesso l'onore del canale dedicato a Manchester United-Athletic. Ho difeso con ardore la carica dell'iPhone per poter aggiornarmi in serata sull'andamento.
Controllino al ventesimo del primo tempo: ha appena segnato Rooney, 1-0. Vaffanculo. Ma si può rimontare, come contro il Lokomotiv, un gol solo non è niente e poi la partita è praticamente appena iniziata. Sono sicuro che non stanno giocando male.

mercoledì 7 marzo 2012

Sei Nazioni 2012, recupero seconda giornata

Il recupero della seconda giornata si conclude nel modo più inatteso, un pareggio che nel rugby non è molto frequente. Siccome in contemporanea c'era il derby, mi sono limitato a qualche sguardo veloce al risultato. Una delusione, l'Irlanda vinceva 17-6 dopo il primo tempo. Saremo stati noi che li abbiamo contaggiati. Hanno ceduto lentamente, fino a farsi raggiungere. Però poi hanno resistito. Insomma un pareggio che all'Irlanda non serve a niente e che costringe la Francia a non commettere più sbagli se vuole vincere il torneo.

domenica 4 marzo 2012

Dove osano le aquile

Ebbene sì, la Lazio ha vinto il derby. Mi immagino che da oggi Reja sarà venerato come un santo dai tifosi. D'altra parte, due derby vinti in modo sporco, terzo posto in classifica a -6 dalla prima, a +2 sulla quarta e a +10 sulla Roma sono numeri ragguardevoli. Soprattutto considerando il livello medio di gioco della Lazio.
Anche stavolta, mi secca ammetterlo, la Roma è stata superiore, sebbene va detto che avevamo una squadra a pezzi: i terzini titolari erano Scaloni e Garrido.  Paradossalmente, il rigore, netto come pure l'espulsione di Stekelenburg, è stato quasi penalizzante. Segnato il gol del vantaggio, abbiamo smesso di giocare, la Roma ha attaccato riuscendo a pareggiare dopo neanche dieci minuti e sulle ali dell'entusiasmo ha condotto la partita senza timori; solo nel finale abbiamo tirato la testa fuori dal guscio, senza peraltro fare un tiro in porta degno di questo nome.

venerdì 2 marzo 2012

NORWEGIAN WOOD, di H. Murakami

Che libro, cazzo, che libro! Era da molto, troppo tempo che non leggevo un libro così bello. Un po' eccessivo in alcuni tratti, se vogliamo, le relazioni sentimentali sembravano a volte quelle dei manga, ma dopo Isabel Allende  ci voleva. Sono tornato nel mondo.
Sicuramente si percepisce l'ambientazione diversa, non europea. Non solo da sushi, sake, shinkansen e futon; il meccanismo dell'università, ad esempio, così strettamente legato alla vita e al lavoro. Se hai certi voti, potrai fare solo determinate università e quindi solo determinati lavori, perché le grandi aziende non assumono da università di seconda fascia. Non che si addentri nel sistema scolastico giapponese, sia chiaro, ma si avverte la presenza di forte di un'altra cultura. La religione buddista, i bastoncini d'incenso. La cremazione dei morti, il suicidio. Non sono concetti strani, ma in un modo o nell'altro molto più legati al Giappone che al nostro. C'è quindi una duplice sensazione, di vicinanza e di lontananza.

mercoledì 29 febbraio 2012

Lasciando i sogni sul cuscino

Oggi finisce tutto. Dopo 91 stupendi giorni, da domani si torna a lavorare.
Niente più dormire la mattina senza sveglia. Niente più colazione con calma sfogliando le pagine dei miei PKNA. Niente più pranzo in pigiama. Niente più tè alle cinque. Niente più freddo, pioggia o gelo contemplati dalla finestra di casa. Niente più letture o film durante il pomeriggio. Niente più partite a Championship Manager 2001/2002 con il Colwin Bay, che dopo lunghi anni ho portato salla sesta divisione alla premier league.

lunedì 27 febbraio 2012

Sei Nazioni 2012, terza giornata

Niente da fare, rimaniamo sempre una mezza squadra. Giochiamo il primo tempo alla grande  e poi ci sciogliamo come neve al sole nel secondo tempo. Non un primo tempo trascendentale, ma comunque abbiamo tenuto testa bene, anche se quando l'Irlanda accelerava non c'erano cazzi. Poi nel secondo tempo non abbiamo fatto punti. Non so se è mentalità o mancanza di tenuta atletica, ma se non giochiamo tutta la partita non vinceremo mai. Mandando a puttane le poche cose buone viste: un'Italia che ha gioco, rispetto gli anni passati, che riesce ogni tanto a mettere in difficoltà gli avversari e che per ora ha segnato sempre almeno una meta. Mi ricordo di Sei Nazioni in cui non segnavamo neanche una meta. Come sempre, i calci sono la nota dolente. Botes si conferma una pippa clamorosa, anche se come apertura in effetti ha fatto meglio di Burton. Ma così non si va avanti, anche se almeno non abbiamo perso la partita per gli errori al calcio. Dominguez, dove sei?

domenica 26 febbraio 2012

La proprietà transitiva dell'uguaglianza

Pare che l'ex ICI, ora IMU, che è tutta un'altra cosa, non fatevi ingannare dalle apparenze, era un'anomalia italiana nel panorama europeo. O meglio, la sua assenza. Cioè, una tassa sulla casa la pagavano tutti in Europa tranne noi, quindi coerentemente è stata reintrodotta dal sapiente governo che ci governa con sapienza. Con un nome nuovo, perché badiamo al marketing, ma è stata reintrodotta.

venerdì 24 febbraio 2012

Inferno e paradiso

Niente miracoli, ma dopo l'impietosa gara d'andata era impossibile anche solo sperarci. La Lazio saluta l'Europa League così come l'aveva iniziata, a testa bassa, perdendo anche al Vicente Calderòn 1-0. Neanche avevo tanta voglia di vedere la partita, ogni volta che davo un timido sguardo al televisore vedevo la solita squadra priva di mordente, e riprovavo dopo una decina di minuti.
Addio Europa, quindi; ci resta il campionato in cui miracolosamente, sto abusando di questo termine, siamo terzi. Ma è possibile che la squadra terza in classifica giochi un calcio deludente, non riesce a segnare se non gioca un crucco trentatreenne e sia senza allenatore? Cose da pazzi. La faccenda allenatore è priva di senso. Fino all'ultimo derby, i tifosi odiavano a morte Reja e la dirigenza lo difendeva, nonostante la squadra avesse qualcosa da ridire.

mercoledì 22 febbraio 2012

EVA LUNA, di I. Allende

Isabel Allende non mi ha mai attirato, difatti ho comprato il libro solo perché l'ho trovato usato a prezzi d'occasione. Alla fine è andata anche meglio di quanto mi aspettassi, dopo un inizio difficile il libro è riuscito a coinvolgermi in maniera sufficiente. Non è male, dopotutto. 
Ricorda un po' il Garcia Marquez di Cent'anni di solitudine, con le atmosfere a metà tra il reale e il fantastico, in un paese imprecisato del Sudamerica in un tempo che potrebbe essere anch'esso imprecisato, sebbene ci siano date nel libro. Ma non dura cent'anni, saranno circa venti, i primi vent'anni di vita di Eva Luna, più qualche digressione sulla madre e su Rolf Carlé, un tizio molto strano che avrà sempre più importanza nel corso della storia. Un romanzo di formazione, a suo modo, con la piccola Eva che cresce districandosi tra la povertà e l'instabilità politica del paese, usando il suo grande dono: la capacità di raccontare storie.

lunedì 20 febbraio 2012

UN GITANO SEDENTARIO, di A. Granado

Il caso ha voluto che il libro successivo alla biografia di Giorgio Canali, nella mia catasta di libri da leggere, fosse un'altra biografia. Questa volta il protagonista è Alberto Granado, famoso per essere stato il compagno d'avventure di Ernesto Guevara nel suo primo viaggio attraverso l'America Latina. Alberto, che rimase in Venezuela al termine del viaggio, nel 1961 raggiunse Ernesto a Cuba, per stabilirvisi definitivamente. Diciamolo, il libro non è malvagio, inoltre leggendo la vita di Alberto scopriamo o riscopriamo, a seconda di quanto si è informati, la storia del Che e di Cuba. Ma il grave difetto del libro è proprio questo.

venerdì 17 febbraio 2012

La disfatta

Tralasciando le vicissitudini per arrivare allo stadio, per entrare, per trovare posto, per tornare a casa, rimane comunque il ricordo di una partita di merda. La Lazio perde miseramente 1-3 in casa contro l'Atletico Madrid del Cholo Simeone e dice addio, con ottime probabilità, all'Europa League, senza molti rimpianti, visto che l'approccio a questa come alle altre partite è sempre stato lo stesso: svogliato. La Lazio non è una squadra fenomenale e con l'Atletico si può anche perdere, ma stiamo parlando della setssa squadra che contro Vaslui e Zurigo è riuscita a portare a casa una vittoria e tre pareggi. A questo punto è chiaro che se questa squadra di merda è riuscita a rimontare nel secondo tempo con un uomo in meno due gol al Cesena, mi pare chiaro che è dipeso tutto dal Cesena, una squadra che merita la serie B con numerosi turni di anticipo.

mercoledì 15 febbraio 2012

Sei Nazioni 2012, seconda giornata

Non è bastato un Olimpico quasi esaurito nonostante la tormenta di neve, l'Italia si è arresa per l'ennesima volta contro l'Inghilterra. Una sconfitta che fa male, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio 12-6 ed essersi portati anche sul 15-6 ad inizio ripresa. Anche questa volta abbiamo pagato pesantemente i nostri errori. L'Inghilterra ha giocato solo per metà del secondo tempo, ma è stato sufficiente per schiacciarci nella nostra metà campo e per marcare una meta e due piazzati che ci hanno affossato. Siamo migliorati rispetto la Francia, ma proprio per questo fa ancora più male perdere una partita che era alla nostra portata. Come se non bastasse, oltre alle disattenzioni difensive e al solito calo vistoso nel secondo tempo, ritorna il problema dei calci piazzati: Botes ne sbaglia due su due, se li avesse messi dentro saremmo riusciti comunque a vincere. Troppe, troppe partite abbiamo buttato per errori al calcio. Per non parlare che abbiamo segnato due mete e loro una soltanto, per di più grazie a un nostro generoso regalo.

lunedì 13 febbraio 2012

FATEVI FOTTERE, di G. Canali

Dopo aver messo in saccoccia Underworld, ho ripreso il passo consueto con le letture. E così si arriva con facilità a quota quattro con l'autobiografia di Giorgio Canali. In questo caso non ho molto da dire..la biografia dipende dalla vita della persona, come è scritto conta relativamente.

mercoledì 8 febbraio 2012

UNDERWORLD, di D. Delillo

Dopo più di due settimane ho finalmente terminato la lettura di Underworld. Una lettura lunga e impegnativa, sia per la dimensione del libro, oltre ottocento pagine, sia per la corposità.
Un libro strano, che non mi ha mai preso fino in fondo, molto lento, una trama che di fatto non c'è; sembra più di assistere, di guardare quello che accade ai personaggi nella loro vita quotidiana, in cui ci sono momenti particolari ma rappresentano l'eccezione. Ma questa vita, che ci scorre davanti nell'arco di ben quarant'anni, è la vita negli Stati Uniti, ben distante dal sogno americano, una vita in cui l'elemento ricorrente in maniera ossessiva è non a caso la spazzatura. Il simbolo della faccia triste dell'America.

lunedì 6 febbraio 2012

Sei Nazioni 2012, prima giornata

Inizia il torneo delle sei nazioni, inizia come di consueto. Con una sconfitta. Ma c'è del buono in questa Italia, secondo me. Per prima cosa il punteggio non è eccessivamente severo, siamo stati in partita per buona parte dell'incontro. Poi la sconfitta non è stata frutto di un dominio francese, ma di nostri errori difensivi, soprattutto di placcaggio. Abbiamo avuto molte occasioni, abbiamo fatto pressione, ma tornavamo dagli assalti nella metà campo francese al più con un piazzato e con grande fatica; la Francia era invece pronta a punirci con la meta ad ogni disattenzione.

sabato 4 febbraio 2012

Roll your own

Sono tanti i motivi per cui adoro fumare una buona sigaretta fatta da me.
Sicuramente costa meno, neanche la metà rispetto le sigarette tradizionale. Ma non è solo questo, anzi. Le ragioni sono più filosofiche, più profonde.
Fumando tabacco, visto che il gesto comporta tempo, fa sì che le sigarette inutili, accese automaticamente più per riflesso condizionato che per reale voglia, vengano evitate, riportando così il fumo dallo status di vizio a quello di piacere. Fumare deve essere un piacere, da riservare in occasioni particolari, ben ponderate.

venerdì 3 febbraio 2012

C'erano una volta i Ratti

Al Qube, ieri sera. Su cui ho scoperto che hanno messo la maxiscritta MUCCASSASSINA. Non ci andavo da molto. C'erano i CiaoRino, e anche quelli non li sentivo da tanto. Non c'era molta gente, sarà stato il freddo, il terrore trasmesso dalla televisione che annunciava bufere polari in arrivo. Ieri sera pioveva, ma niente di clamoroso. Voglio dire, è inverno, dopotutto.
O forse Rino Gaetano non tira più di tanto. Comunque si stava larghi, talmente larghi che dovevamo stare col giubbotto che faceva freddo.
Ho fatto anche una serie di foto artistiche al pallone argentato appeso al soffitto. quel coso rotondo che tutte le discoteche hanno o hanno avuto nella loro esistenza. Ho cercato di immortalare i diversi colori, il rosso, il giallo, il blu, il verde. La stessa foto, con un velo diverso. Quando faccio queste cose mi sento un artista.

giovedì 2 febbraio 2012

La fede e i luoghi di culto nell'epoca moderna

Nonostante tutto, è bello andare allo stadio. Era un anno che non ci andavo, forse per questo mi ha fatto quest'effetto. Nonostante uno sport che cerca sempre più di allontanarti dallo stadio, uno sport in cui il marcio sale a galla sempre con maggior frequenza, basta riavvicinarsi allo stadio e sembra svanire tutto, rimane solo la magia del gioco del calcio.

mercoledì 1 febbraio 2012

Tempismo

Si sa, bisogna trovarsi al posto giusto al momento giusto. Un quanto mai becero luogo comune, che però spesso trova riscontro nella realtà dei fatti. Sarebbe a dire che sembra 'na frase fatta, ma ogni tanto ce coje. Infatti, se avessi letto Underworld qualche mese fa, non avrei mai scritto questo post, perché ancora non avevo creato il blog. Ma non voglio parlare di come trovo l'ispirazione per scrivere. Voglio parlare d'altro, di tutt'altro.
Mi rivolgo soprattutto ai CCP, i cristiani cattolici praticanti. Non solo a loro, ma a loro specialmente. Ci pensate? Tutto quello in cui credete è dovuto al semplice fatto di cui sopra: trovarsi al posto giusto al momento giusto. Provate ad immaginare Gesù Cristo non nella Galilea di duemila anni fa, ma nell'Italia di due mesi fa.

sabato 28 gennaio 2012

Perfect blend

Il tabacco comprato ad Istanbul è stato sicuramente un ottimo investimento, 100g per sole 5 lire. Nonostante il venditore lo ha spacciato per normal, è decisamente forte; forse eccessivamente. Buono, ma non adatto ad un uso quotidiano. Un tabacco che soddisfa per molto tempo, è impensabile riuscire a fumare più di cinque sigarette in un giorno.

Happy reference

Ieri ho visto Happy Family, di Gabriele Salvatores. Una commedia interessante, a mio giudizio. L'idea soprattutto è particolare: uno scrittore, Fabio de Luigi, che sta scrivendo il copione di un film. Ma è lui stesso uno dei personaggi, il protagonista, mentre gli altri personaggi interagiscono con lui anche nella vita reale, creando una fusione tra la realtà e la finzione. Come qualcuno mi faceva notare, se vogliamo è concettualmente simile ai sei personaggi in cerca d'autore pirandelliani. Ma rimane comunque una commedia, gradevole, semplice, non troppo impegnativa.

martedì 24 gennaio 2012

Negri, zingari, puttane e musi gialli

Andy Warhol promise a tutti quindici minuti di celebrità. Ma erano altri tempi, ormai c'è la crisi. In Italia si usano di più i quindici minuti di infamia.
Una volta c'erano gli albanesi, quegli immigrati cattivoni che erano ovunque e rubavano il lavoro agli italiani se lavoravano, oppure delinquevano se non lavoravano. E ora dove sono? Non si vedono in giro. Saranno tornati in Albania?
Poi arrivarono i polacchi. Quegli immigrati cattivoni che erano ovunque e rubavano il lavoro agli italiani se lavoravano, oppure delinquevano se non lavoravano. In più avevano pure la fama di alcolizzati. Pure loro, spariti. Devi pagare per trovare un polacco.

giovedì 19 gennaio 2012

BBB

La conoscete la canzone, quella che fa "C'ho 'n legittimo sospetto che me stanno a pija' per culo"? No, perché sta faccenda del rating a me non mi convince mica. In sintesi, ecco le ipotesi e la tesi. Un vero e proprio teorema accusatorio, per usare una parola nella locuzione tanto cara al prode difensore della civiltà mediterranea contro la barbarie comunista. Le parole sono importanti, cazzo.
Lasciamo stare, va.. Ecco a voi.

sabato 14 gennaio 2012

Che Dio tassista

E quindi i tassisti piangono per le liberalizzazioni e fanno sciopero. Loro guadagnano solo tra i 1200 e i 1800 euro al mese. E la gente normale quanto guadagna? Ammesso che sia vero, ammesso che paghino le tasse. Facciamo che mi fido. Poi loro scioperano e protestano e va bene, invece se protestano i giovani a cui scippano il futuro è pronta la polizia.

venerdì 13 gennaio 2012

Ventenni

Anche io ho vissuto il mio ventennio. I miei nonni sono sopravvissuti al fascismo, io cerco di sopravvivere al berlusconismo. Anche se so che è una battaglia persa, perché ha vinto lui.
L'Italia è cambiata, l'Italia è la sua immagine, con Maria de Filippi e il Grande Fratello in televisione, con la corruzione elevata a norma istituzionale. Ormai ci si scandalizza e ci si indigna se la finanza fa dei controlli, i tassisti in televisione promettono scioperi contro le liberalizzazioni perché sono ingiuste, loro già adesso guadagnano poco. Per non parlare dei parlamentari, ma è meglio lasciar stare, è mattina e non voglio stare di cattivo umore tutto il giorno.

giovedì 12 gennaio 2012

Quel che ho fatto e quel che farei

Sono ancora a spasso, che è un modo molto paradossale di dire che non ho un lavoro, visto che passo le giornate a casa. Oggi sono uscito solo per andare in edicola a comprare il numero due di Nirvana e il Male e portare su la cassetta di arance che avevo lasciato in macchina ieri.
Nirvana sembra promettere bene. Non un capolavoro, ma ha spunti interessanti e vale i 2 euro e novanta, circa cinque sacchi  del vecchio conio, che spendo ogni due mesi. Invece il Male niente, non ci siamo proprio. Tre euro a settimana sono tanti e non li vale. Robetta. A questo punto è meglio il nuovo male, che almeno è mensile e condensa la mediocrità in meno uscite. Una volta ogni tanto, a tempo perso, si può anche comprare, ma più che altro per mancanza di alternative.

martedì 10 gennaio 2012

PANINO AL PROSCIUTTO, di C. Bukowski

Secondo libro dell'anno in cantiere. Ero un po' scettico quando l'ho comprato, non so perché ma non mi ispirava, poi dopo aver letto Pulp e Post Office avevo l'idea di aver già letto il meglio. In effetti Ham on Rye non è all'altezza degli altri due, ma ciò non toglie che sia un gran bel libro; con la consueta crudezza e brutalità è raccontata la storia di Henry "Hank" Chinaski, il mitico alter ego di Bukowski, dalle elementari fino al college. Povertà, alcolismo, sesso, i genitori..

giovedì 5 gennaio 2012

UBIK, di P. K. Dick

Tra il volo d'andata per la Turchia e quello di ritorno ho letto Ubik. Probabilmente il più bel libro di Dick che abbia letto finora dopo "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" che però avendo il film alle spalle acquisisce un bonus non indifferente. 
Se da un lato si rimane sempre nel filone fantascientifico, con ambientazione negli anni novanta - il libro è degli anni sessanta - e poteri paranormali, telepatici e precognitivi al limite del paradosso temporale, dall'altro due elementi arricchiscono questo libro rendendolo un ottimo libro.

mercoledì 4 gennaio 2012

Storie di folle ordinarietà

Ho appena terminato la pubblicazione del mio nuovo libro.
Diciamo che è simile al precedente, sono sempre racconti, storielle, anche se più riflessive, più introspettive.  Forse è dipeso dal momento in cui l'ho scritto, ma mi sembra leggermente più amaro, anche se sapete bene che una cazzata ogni cinque minuti non riesco a non dirla. Meno spazio al passato e ai ricordi e maggiore spazio al presente e alle inquietudini, grandi e piccole, che ho incontrato negli ultimi mesi.