mercoledì 27 febbraio 2013

Zoon politikon

Il fatto che molta gente di una certa età sia stupita o scandalizzata dai voti del movimento 5 stelle a dimostra ancora di più quanto questo paese sia vecchio. Esiste un divario generazionale che molti ancora non hanno capito.
Come quei genitori che sono ancora convinti che il sogno della vita sia il posto in un ufficio pubblico e che bisogna partecipare ai concorsi statali, che il telefono è solo quello fisso e,mi raccomando, Telecom. Il cellulare è visto come una stregoneria, il computer come un misterioso artefatto. O come chi fa quei sondaggi telefonici senza contare che una buona parte dell'elettorato non ha o non usa il telefono fisso ma il cellulare.

martedì 26 febbraio 2013

I vincitori e i vincenti

Ci ho perso un po' di tempo ieri sera a studiare la legge elettorale. Ancora molto mi sfugge, ma senza dubbio è stata partorita dalla mente di un idiota in un suo raro momento d'imbecillità. Ci ritroviamo nel caos. Non c'è una maggioranza, a meno di intese e alleanze tra schieramenti che si sono fatti apertamente guerra e, sebbene ormai nessuno se ne scandalizzerebbe, sembra molto difficile. Non si può andare di nuovo al voto, perché le camere le può sciogliere solo il presidente della repubblica, ma siccome sono gli ultimi sei mesi del mandato, non può farlo. Bisogna aspettare l'elezione del suo successore, che con questi numeri non sarà semplice. Bisogna eleggere il presidente del senato, e pure questo non sarà facile. Insomma, siamo incartati.

lunedì 25 febbraio 2013

Per mezzo penny in più

Che amarezza. Sono uscito di casa sotto un'acquazzone della madonna, ho saltato il pranzo e ho dato cinque euro a un napoletano che vota Berlusconi per un misero panino con la salsiccia per vedere la partita. e il risultato è stato deprimente. Un primo tempo in cui eravamo in partita nonostante tutto. Nonostante l'inconsistenza di un'Italia che dava l'idea di non riuscire mai a guadagnare metri, mai a trovare un varco, mai a fare un'accelerazione, mai a cambiare ritmo.

venerdì 22 febbraio 2013

Il giorno prima della tempesta

Fine settimana importante, denso di eventi. L'Italia gioca contro il Galles, per tornare nel fango che ci compete o diventare grande. Gli italiani andranno a votare, anche loro per tornare nel fango o diventare grandi. E ho paura che sia più probabile battere il Galles. E poi c'è lui. Il campionato di calcio, sempre più spezzatino, sempre più marcio, sempre più decadente. Ma sempre più onnipresente.

lunedì 11 febbraio 2013

Quel pomeriggio di un giorno da cani

Davvero, all'inizio non volevo scrivere niente sul Sei Nazioni quest'anno. Poi, preso dall'euforia, ho scritto. Ed ora mi sento moralmente in obbligo di continuare, anche se è veramente difficile.
Una partita che si può riassumere in una sola parola, la stessa pronunciata da capitan Parisse al termine della stessa: RIDICOLI.

giovedì 7 febbraio 2013

ALLEN, di L. Ortolani

Non è che non sto leggendo, anzi. Sebbene nell'ultimo mese il tempo è stato poco, ho terminato innumerevoli numeri di Latinoamerica, la rivista diretta da Gianni Minà sul sudamerica e tuutti i sud del mondo. Letture impegnative, anche perché ho acquistato le intere annate 2003-2009 e quindi ne avrò per un bel po'. Poi ho letto il primo numero della nuova serie di Nirvana, Rat-Man.. Per i libri tradizionali ci vorrà un po', probabilmente da Aprile, quando metterò una pietra sopra alla parola palestra e dedicherò il tempo guadagnato ai piccoli piaceri della vita come leggere, fumare e bere.

lunedì 4 febbraio 2013

Le jour de gloire est arrivé

Avevo in mente una serie di titoli alternativi, che tra l'altro ora neanche ricordo, ma alla fine ha prevalso questo favoloso verso della marsigliese che, come ogni inno che si rispetti, nel mondo di oggi serve solo per commemorare gesta sportive. Ebbene sì, l'Italia ha vinto. Ebbene sì, ha sconfitto la Francia per la seconda volta in tre anni. Ebbene sì, ha vinto per la seconda volta consecutiva in casa. Ma come molti addetti ai lavori hanno fatto notare, non è la stessa cosa.