lunedì 25 novembre 2013

Attenti al Gorilla

Vi avviso prima, per correttezza. Oggi non ho molta voglia di scrivere. Un post che rientra nella categoria "Timbriamo il cartellino". Detto questo, possiamo proseguire. Anzi iniziare. A volte si formano nella memoria delle curiose associazioni. Un oggetto, un odore, un suono ti fanno venire in mente qualcosa che non c'entra assolutamente niente.
Ad esempio, la canzone "Il Gorilla", di De André, mi fa pensare a Hydromania. Un ricordo del passato insignificante, o quantomeno non molto importante. Una giornata ad Hydromania con i soliti noti, nei vecchi tempi in cui d'estate non facevi un cazzo. Scivoli, piscina, scivoli, pranzo, scivoli, piscina, scivoli, e passavi il tempo. Al ritorno, poi, entrando in macchina parte la radio e si sente:


All'epoca non conoscevo De André benissimo, e questa non l'avevo mai sentita. Ed è una canzone che rimane facilmente impressa. La sento e mi viene in mente il tramonto, io e gli altri che torniamo a casa soddisfatti della giornata, pronti a riuscire la sera e ad andare al mare il giorno dopo. Forse è un po' la nostra canzone, almeno da parte mia.
E non dite che è una cazzata; è vero, ma ve l'ho detto subito.

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