sabato 19 aprile 2014

Il prima e il dopo

Ci sono tante volte in cui uno si chiede "Ma chi me l'ha fatto fare". E a volte si tratta di decisioni importanti, di passi definitivi, scelte irreversibili. Nel mio caso magari no, ma il dubbio rimane sempre forte.
Ad esempio, il lunedì sera, con la pioggia battente, grondante acqua, è lecito chiedersi perché invece di starsene a casa me ne sto così, cercando di ripararmi un minimo sotto la traversa, ma è pure inutile che tira vento. Gioco quasi tutte le settimane, era proprio necessaria questa?
Oppure adesso che ho ripreso a correre la mattina. Ma non riesco proprio a trovare na soluzione migliore per fare qualcosa, proprio non riesco a farmi piacere la palestra? Possibile che l'unica attività fisica che riesco a sostenere richiede la sveglia un'ora prima del solito?
L'ho approfondita, sta cosa. E devo ammettere che però dopo una di quelle maledette partite sotto il diluvio, oppure ogni mattina dopo che ho corso mi sento meglio. Rilassato, soddisfatto. Contento di averlo fatto, dopotutto. Anzi, dopo che corro a lavoro mi sento addirittura meno stanco e rincoglionito del solito. Ma ha senso questa cosa?
Sì, ovviamente. E il nostro guru ce lo aveva profetizzato tempo fa. Sei contento perché stai espiando il senso di colpa, per qualcosa. Anche se non sai per cosa.

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