lunedì 17 settembre 2012

L'antiromanismo spiegato ai romanisti

Carissimi,
sono d'accordo con voi che è molto seccante vedere gente che esulta non appena la tua squadra prende un gol e gode smisuratamente quando la tua squadra perde. Dovete però capire che la Roma non è l'unico caso al mondo. I milanisti per l'Inter, i genoani per la Sampdoria, un sacco di gente per la Juventus, i tifosi dell'Osasuna per l'Athletic. Non si finirebbe più.
Mi dispiace, ma non siete unici. Anzi, per di più lo fate anche voi. Troppe volte ho visto romanisti pubblicare foto irriverenti dopo sconfitte della Lazio o messaggi rancorosi dopo ad esempio la vittoria in coppa Italia qualche anno fa. E non parliamo dei romanisti d'acqua dolce che fino al giorno prima avevano come contenuto medio dei post "fermiamo la strage dei chihuahua nel Nebraska". Poi, per qualche motivo che forse mi spiegherete, se lo fanno gli altri nei vostri confronti è godere delle disgrazie altrui, se lo fate voi nei confronti degli altri è "sano agonismo", "onesto sfottò", "sportiva competizione" e altre definizioni simpatiche che non ricordo, purtroppo.
Non voglio farvi nessuna accusa né tantomeno una colpa. Sono come voi. Ragiono come voi. E non saprei fare altrimenti. Ucciderei gli stronzi che appena la Lazio perde una partita partono con milioni di post su Facebook, odio tutti e soprattutto non ho cugini. E ve lo dico, a fanculo la sportività, preferisco regalare una partita inutile all'Inter che vedere lo scudetto sulla vostra maglia. Ci tengo a sottolineare inutile. Se fosse servita a qualcosa uno scupolo me lo sarei fatto, ma per quanto ne vogliate dire tutti, non era influente. E se la Roma perde sono contento, è comunque una buona notizia, sebbene nel caso perda anche la Lazio è una ben magra consolazione, ma sempre meglio di niente. E se la Roma viene eliminata dalla Champions sono contento, come lo sono se va fuori il Milan, l'Inter, la Juve, il Napoli. Perché odio voi, ma odio anche tutti gli altri.
Ritengo che facciate confusione tra essere contento che il tuo rivale designato perda e avere come unico scopo della vita la sconfitta della tua squadra. Questi ultimi non si possono considerare tifosi. Io vi odio in quanto sono della Lazio. Se non tifassi Lazio mi interesserebbe di voi più o meno di quanto me ne frega del Montpellier. Avete un po' la tendenza, molto italiana, a fare del vittimismo. Vi sentite unici. Qualcosa del tipo tutte le squadre si vogliono bene, ma tutti ce l'hanno con la Roma, tutti sono contenti se perde la Roma. E ditemi, a parte i calabresi, chi è contento quando vince la Juve? E finiamola qui che mi state quasi costringendo a usare la Juve come esempio positivo. 
Quindi, per favore, non rompete il cazzo se sono contento che avete perso. Quando la Lazio perderà la sua prima in campionato, o magari se perderà contro il Tottenham giovedì, esulterete. Non sarà una notizia che renderà la vita degna di essere vissuta, ma sarà almeno una piccola gioia in un giorno di pioggia. E va bene così, fa parte del gioco.

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