domenica 11 novembre 2012

Trg, trg, trg ovunque

In realtà prima di arrivare alle trg ci siamo fermati a Postojna, alle grotte. Ben 21 km di grotte, di cui circa tre aperti al pubblico, di cui due da percorrere su un simpatico trenino. Già nell'ottocento, quando era ancora impero austro-ungarico, era attivo il trenino e l'illuminazione elettrica. Un bel giro, con la nostra guida Franz che in ottimo italiano ci illuminava sulle meravigliose formazioni calcaree sotterranee. Purtroppo c'era un nutrito codazzo di terroni che, come usciti da un cinepanettone appena sfornato, mi facevano a più riprese venire voglia di sprofondare sottoterra, se non fosse stato che ci ero già.

Sapete cos'è un proteo? Un anfibio, una specie di verme rosa con le zampe e con la faccia senza occhi, che vive nelle grotte. Franz ci ha detto giustamente che lo possiamo considerare come un alieno, perché in quelle grotte, al buio perenne, sotto terra, non valgono le leggi della natura che valgono in superficie. Però è carino, come animaletto.
E poi, dopo una veloce Wiener Schnitzel, arriviamo finalmente nella capitale, Lubiana. Riusciamo a raggiungere il centro, molto piccolo e grazioso, concentrato sulle rive del fiume, lo stesso fiume che ha scavato e continua a scavare le grotte di Postojna. Non c'è molto da vedere, difatti alle sei di pomeriggio ci potevamo permettere una pausa per riposarci e pensare a dove mangiare per la cena.
Il mercato, descritto ovunque come un posto magico e imperdibile, tanto che chiedendo una mappa e informazioni a un negoziante come prima cosa ci ha indicato proprio quello... beh, è un mercato. A me piacciono i mercati, mi piace girare tra bancarelle piene di cose da mangiare, ma niente di speciale. Forse era tardi. Il  castello di Lubiana, che spicca maestoso su un'altura al centro dello città, non lo definirei proprio castello. Ci sono solo le mura praticamente, con qualche edificio e le torri ma per lo più c'è spazio vuoto al centro. Non imperdibile, ma di tempo ce n'era a sufficienza. Poi i ponti: il ponte dei draghi, con quattro draghi verdi di rame agli angoli; il triplice ponte, che mi sembra superfluo spiegare.
Insolitamente e inaspettatamente affollata a causa di una specie di sagra del vino, con gente che riempiva le vie e le trg del centro storico con bicchieri di vino sempre colmi in mano. e non erano colmi perché non bevevano. Verso le otto la situazione si è normalizzata, la gente si è fatta da parte e allora la città è diventata come nelle previsioni: mezza vuota. Non potete capire quanto mi piace trovare posti di questo tipo. Quei posti che ti giri di giorno, con la luce e senza troppa gente che rompe il cazzo, soprattutto senza turisti in ogni angolo, e la sera quando a freddo ti fai un giretto senza impegno e poi a casa al calduccio, magari a bere un tè.
La città ideale da visitare in un giorno, la città ideale da visitare d'inverno o comunque quando fa freddo, col suo aspetto molto mitteleuropeo, che poi neanche so bene che vuol dire ma si usa per fare riferimento a quella zona d'Europa. Lubiana la voglio ricordare così, seduto sui gradini di una chiesa dalla facciata rossa, che mangio caldarroste e penso che un bel bicchiere di vin brulé ci starebbe benissimo, guardando il ponte triplo e gli edifici barocchi o in stile art-nouveau di Prešernov Trg e delle Trg che si vedono al di là del fiume e pensando  a come potrebbe apparire la città innevata.

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