venerdì 14 giugno 2013

UN POLPO ALLA GOLA, di Zerocalcare

E chiudiamo la trilogia, in attesa che Zerocalcare riprenda a scrivere sul blog o che pubblichi qualche altra cosa. Ormai sono ufficialmente Zerocalcaredipendente.
Come definirlo, oltre che con capolavoro? Un romanzo di formazione? Beh, la storia, questa volta senza soluzione di continuità a differenza della Profezia dell'Armadillo, parte con le gesta di un giovane Calcare per giungere al giorno d'oggi. Vediamo come cambiano le persone, come cambiano i tempi, come il polpo alla gola invece resti sempre lo stesso. Questa volta, complice l'intreccio narrativo di spessore, ci sono anche molti misteri, che sono svelati completamente solo nel finale, come vuole la tradizione.
In fondo queste righe sono solo fuffa. L'unico scopo era inserire l'espressione "soluzione di continuità", che mi manda sempre in estasi. Per il resto, ormai sono giunto alla conclusione che Zerocalcare o lo si adora oppure non capite un cazzo. Quindi, come detto più volte, basta una sola parola:


Voto: 5/5

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