lunedì 3 giugno 2013

NEW YORK, di W. Eisner

Lo ammetto, prima di comprare il libro neanche sapevo chi fosse Will Eisner. E il libro l'ho comprato perché mi piaceva la copertina. Così ho scoperto che è uno dei più importanti autori di fumetti di tutti i tempi, un punto di riferimento per gran parte degli autori contemporanei, che l'Eisner Award è uno dei più importanti e prestigiosi premi statunitensi nel campo dei fumetti e che il premio è stato intitolato a lui quando era ancora vivo. Sperando che Wikipedia non dica stronzate.
Il libro è diviso in quattro parti: New York: The big city, The building, Invisible People e City People Notebook.
The Building racconta le vite di quattro persone, ormai morte, le cui vite erano legate ad un vecchio palazzo di New York e che infatti termineranno tutte per diversi motivi con la sua demolizione. Eisner ci mostra i loro fantasmi, che in qualche modo concludono ciò che avevano lasciato in sospeso in vita. In Invisible People invece sono tre storie separate, tutte aventi per protagonista gente che più o meno consapevolmente non è considerata dal resto del mondo. Storie drammatiche, con un finale spesso tragico; si ha un senso di impotenza perché le sofferenze patite dai personaggi non sono viste da nessun altro, se non da chi legge. Due  graphic novels potenti e intense, ma molto tristi.
Le altre due parti sono sostanzialmente differenti. Non sono storie, ma delle istantanee, delle pagine di un taccuino. New York: The big City è incentrato sui luoghi, City People Notebook si dedica alle persone, ma sono molto simili. Will Eisner ritrae la sua città e i suoi abitanti come solo un osservatore attento di ogni piccolo dettaglio può fare.  Molte vignette sono prive di dialoghi, ma l'effetto che si ha è quello di avere davanti ai propri occhi delle scene di vita reale, si riescono a percepire anche i rumori e gli odori, come se stessimo partecipando alla scena, come se fossimo parte integrante, uno dei tanti anonimi personaggi nella folla.
A quanto pare le notizie riportate da Wikipedia si sono rivelate fondate.

Voto: 4,5/5

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