lunedì 21 ottobre 2013

Quis custodiet ipsos custodes?


La serie di DVD di Carlo Lucarelli sui misteri d'Italia è interessantissima, ma se continuo a vederne uno all'anno non so se questa vita sarà sufficiente. Peccato, perché i temi trattati sono interessanti. sono anni in cui per vari motivi nessuno ha le idee chiare e spesso non dipende dalla propria volontà di conoscenza. Insomma, senza girarci troppo intorno, su molti avvenimenti qualcuno in alto ha deciso che noi in basso non dobbiamo sapere. Da questo punto di vista, il DVD dedicato a Tangentopoli è molto meno misterioso.
Ciò non toglie che per chi ha al mia età sono anni nebulosi, i primi anni novanta. Gente come Craxi, Di Pietro versione magistrato, Occhetto sono personaggi storici al pari di Garibaldi e Napoleone. Il PSI, il PCI, la DC sono nomi legati più a Rino Gaetano che alla politica. Andarsi quindi a rivedere, anzi a vedere quegli anni è molto istruttivo.
Non sai se è più triste aver visto che siamo diventati il paese che siamo a causa di quel sistema di corruzione scoperchiato fragorosamente dall'inchiesta o che prima le cose sembravano essere meglio di adesso.
Un sistema che si basava su tangenti ma che era organizzato alla perfezione: tutti avevano la loro parte, ripartito in base al potere politico. Ogni appalto aveva un tariffario, i fornitori ruotavano, ognuno aveva la sua fetta di torta. Mi viene in mente una vignetta di Forattini, in cui si chiedeva non ricordo a chi con che criteri fossero stati liberati degli ostaggi, probabilmente in Iraq: "Con criteri squisitamente umanitari: 5 democristiani, 3 socialisti, 2 comunisti". Il simbolo è il discorso di Craxi al parlamento del 29 aprile 1993:
Purtroppo anche nella vita dei Partiti molto spesso è difficile individuare, prevenire, tagliare aree infette sia per la impossibilita' oggettiva di un controllo adeguato, sia talvolta, per l'esistenza ed il prevalere di logiche perverse. E cosi' all'ombra di un finanziamento irregolare ai Partiti e,ripeto, al sistema politico, fioriscono e si intrecciano casi di corruzione e di concussione, che come tali vanno definiti trattati provati e giudicati. E tuttavia, d'altra parte, ciò che bisogna dire, e che tutti sanno del resto, è che buona parte del finanziamento politico è irregolare od illegale. I Partiti specie quelli che contano su apparati grandi, medi o piccoli, giornali, attività propagandistiche, promozionali e associative, e con essi molte e varie strutture politiche e operative, hanno ricorso e ricorrono all'uso di risorse aggiuntive in forma irregolare od illegale. Se gran parte di questa materia deve essere considerata puramente criminale, allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo che ci sia nessuno in quest’Aula che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo.
E nessuno si alzò, nella speranza che Craxi fosse il sacrificio per la salvezza degli altri.  E quelle persone rimaste sedute continuano a rimanere sedute, sia nel loro posto al parlamento sia negli anni, facendo sì che non cambiasse la sostanza: la corruzione che permeava qualunque aspetto della società. Ora anche la corruzione è stata liberalizzata, ha perso le regole che hanno fatto sì che per decenni il paese stesse in piedi. Nessuno ancora potrebbe smentire Craxi, anzi adesso se ti arrivano soldi o case succede a insaputa dell'interessato. Non sto lodando o rimpiangendo Craxi, che è pur sempre morto latitante, ma dopo lui nessuno ha più ammesso le proprie colpe. Siamo addirittura arrivati all'opposto, all'ostentare e legittimare la disonestà. Vedere politici e imprenditori arrestati, processati e condannati è una scena che dopo vent'anni sembra irreale, da film, che non rientra nei moderni canoni. Adesso la magistratura è politicizzata, si diverte a perseguire innocenti; chi evade le tasse è una persona furba; la colpa di qualunque cosa è degli extracomunitari; e quando votiamo se abbiamo ancora la forza per farlo ci ritroviamo a scegliere tra due gelatai.

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