mercoledì 18 giugno 2014

¡Ya basta!


Un addio, o forse un arrivederci. Dipende. Ci fermiamo qui, per il momento. Mi piacerebbe dire che è perché nessuno legge quello che scrivo, ma non è vero. Cioè, un paio di visite al giorno, al netto di quelle fatte da me che Blogger ogni tanto conta, non possono comunque essere considerate un pubblico numeroso. Ma in realtà non è la causa, ma la scusa. La verità è che mi sono rotto i coglioni.
Ultimamente non ho tutta questa voglia di scrivere, non ho molte idee, anche le recensioni dei libri le scrivevo tanto per scrivere, le prime stronzate che mi venivano in mente. Quindi non ha senso continuare.
Sarebbe carino chiudere il cerchio pubblicando un libro con tutte le storielle di questi due anni e rotti, ma non mi va neanche questo. Solo il pensiero di mettere mano a tutti i post, copiarli e sistemarli per la pubblicazione mi fa rabbrividire.
Neanche mi va di scrivere sui mondiali, sebbene proprio in questo istante i cazzoni spagnoli sono ufficialmente tornati a casa con le pive nel sacco.
Tolti i libri, tolto il calcio, che resta? Ho sempre detto, riallacciandomi al discorso iniziale, che scrivevo per me stesso. Ed è vero, anche se il fatto che qualcuno si interessasse non mi dispiaceva. Voglio dire, tutti hanno manie di grandezza nel loro piccolo. Ma il fatto che il pubblico sia esiguo mi fornisce un appiglio. Smetto, tanto a nessuno frega un cazzo. Se avessi avuto un numero decente di lettori, non l'avrei fatto. Per dovere nei confronti di chi dimostra interesse e per vanità, ovviamente. Invece niente, fine della storia, dopo 276 post. E pensare che avevo già in mente grandi cose per il post numero 300.
Qualcosa di buono penso di averlo scritto, ad esempio il saluto ai Rein. Commovente, direbbero i miei critici se ne avessi. E qualcuno si è commosso davvero, e neanche uno qualunque ma uno dei diretti interessati. Tutto sommato, non è stato tempo perso.
Per chiudere, cazzo si fa? Qual è il senso del pippone? In breve, mi prendo una pausa; quanto lunga, non so. Mi sembrava giusto avvisare. Vi saluto con una canzone. Hasta siempre.

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