lunedì 4 febbraio 2013

Le jour de gloire est arrivé

Avevo in mente una serie di titoli alternativi, che tra l'altro ora neanche ricordo, ma alla fine ha prevalso questo favoloso verso della marsigliese che, come ogni inno che si rispetti, nel mondo di oggi serve solo per commemorare gesta sportive. Ebbene sì, l'Italia ha vinto. Ebbene sì, ha sconfitto la Francia per la seconda volta in tre anni. Ebbene sì, ha vinto per la seconda volta consecutiva in casa. Ma come molti addetti ai lavori hanno fatto notare, non è la stessa cosa.
Due anni fa, al Flaminio, l'Italia riuscì ad avere la meglio di una Francia ormai tagliata fuori dalla lotta per la vittoria del torneo, con meno motivazioni; vinse di un punto grazie a un calcio piazzato di Mirco Bergamasco dopo essere stata sotto per tutta la partita, se si esclude un misero 3-0 fino al primo quarto d'ora. Fu una rimonta fantastica, per una vittoria che sembrava però anche irripetibile. Da ricordare con nostalgia negli anni. Difatti arrivò una sonora lezione la settimana dopo a Murrayfield, per 21-8. 
Questa volta però è diverso. Abbiamo vinto la prima partita del torneo, quindi non si può parlare di mancanza di motivazione. La Francia è la squadra vice campione del mondo e favorita, forse ora non più, per la vittoria finale di questo Sei Nazioni. E questa squadra si è trovata a inseguire per buona parte della partita ed ha trovato di fronte una squadra assolutamente alla propria altezza, che ha lottato alla pari e vinto meritatamente.
Sembra facile dirlo il giorno dopo, ma ho dei testimoni. Dopo aver sentenziato che quest'anno il Galles farà come al solito, ovvero ad un torneo senza sconfitte farà seguire un torneo deludente, alla domanda "che ne pensi della partita contro la Francia?" ho risposto: "Sono più forti, ma l'Italia vista recentemente, sopratutto nei test match autunnali, mi ha impressionato. Per me si può vincere. Di sicuro i francesi dovranno faticare per vincere. Ma sono convinto che ce la possiamo fare, se giochiamo al meglio." E così è stato.
E ora possiamo vincere questo torneo. Sto parlando seriamente. Dobbiamo giocare contro la Scozia la settimana prossima, avversario da sempre alla nostra portata e veramente poca cosa contro gli inglesi sabato. Galles e Irlanda in casa, che sulla carta sono inferiori alla Francia, e nessuna delle due ha brillato. Meglio l'Irlanda di poco, ma solo perché la mezza partita dei verdi è stata migliore della mezza partita dei rossi e perché O'Driscoll è un giocatore di classe superiore. Nel mezzo, trasferta a  Twickenham. In Inghilterra neanche ci spero nella vittoria, ma le altre partite sono tutte alla nostra portata.
Sembra facile, ovviamente non lo è; la vittoria finale è un sogno, che per la prima volta non è un'utopia irrealizzabile ma solo molto difficile e improbabile. L'importante è rimanere concentrati, non farsi prendere dall'euforia ma rimanere coscienti dei propri mezzi. Edinburgo, 9 Febbraio 2013: per continuare a volare, o per tornare sulla terra.

PRIMA GIORNATA:

Galles-Irlanda 22-30
Inghilterra-Scozia 38-18
Italia-Francia 23-18

CLASSIFICA:

2 Inghilterra (38-18, +20)
2 Irlanda (30-22, +8)
2 Italia (23-18, +5)
0 Francia (18-23, -5)
0 Galles (22-30, -8)
0 Scozia (18-38, -20)

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