martedì 19 marzo 2013

Monsieur Brunel, atto secondo

ITALIA: 9 - Un torneo fantastico. Seconda vittoria contro la Francia, ma questa volta dominando. Prima vittoria contro l'Irlanda, anche questa con una prestazione magnifica. E sconfitta tra gli applausi a Twickenham. L'Italia è cresciuta davero. Peccato il blackout assurdo contro la Scozia, probabilmente la sbornia per la vittoria non era ancora passata, e la prestazione grigia contro il Galles, frutto del contraccolpo psicologico seguito alla sconfitta a Murrayfiled e all'assenza del capitano, che fa mostruosamente la differenza. Soprattutto la Scozia era abbordabile e avrebbe voluto dire uno storico terzo posto. Il Galles non ha giocato una grande partita con noi ma ha gestito senza mai correre rischi, mentre la Scozia ha mostrato lacune che solo la nostra insipienza è stata in grado di colmare.
Ma comunque siamo quarti per la seconda volta, abbiamo vinto due partite per la seconda volta. E a differenza di qualche anno fa, abbiamo molto da recriminare. A quanto pare solo i francesi sanno come farci girare: non a caso due successi erano arrivati solo con Berbizier. Ora il nostro condottiero deve farci proseguire su questa strada, l'anno prossimo ospietremo la Scozia e l'Inghilterra: la vittoria deve essere l'obiettivo contro entrambe. Mancano solo gli inglesi, è ora di togliere lo zero da quella maledetta casella. E le trasferte a Parigi, Cardiff e Dublino, per quanto impegnative, non ci devono spaventare; è ora che gli avversari inizino a preoccuparsi quando affrontano gli azzurri; è giunto il tempo di bissare il 17-37 di Murrayfield, di ottenere la seconda vittoria in trasferta; e quando arriveranno i mondiali, nel 2015, i nostri avversari designati, Francia e Irlanda, dovranno scendere in campo consapevoli che corrono il rischio di non qualificarsi ai quarti.

GALLES: 8 - Sì, sono i campioni, hanno ottenuto il secondo successo consecutivo come non succedeva dai gloriosi anni settanta. Ma non hanno incantato. Hanno ceduto, e viene da credersi come sia stato possibile, all'Irlanda in casa, per poi iniziare una rincorsa inesorabile che si è conclusa col trionfo contro l'Inghilterra al Millennium Stadium. Sono comunque i migliori, ma non hanno dato mai una sensazione di superiorità come l'anno scorso. Tranne nel momento decisivo, che in fondo è il momento più adatto. In fondo un giudizio finale tiene conto anche delle attese, quindi non possono avere più dell'Italia. Ma immagino che nessuno in Galles si strapperà i capelli.

INGHILTERRA: 7 - Hanno fatto il percorso opposto al Galles, inizio convincente, sembravano diventati, dopo il tracollo francese, i favoriti per la vittoria, ma il declino visto contro l'Italia è stato solo il preludio al bagno di sangue di Cardiff. Comunque non mi sembra un disonore perdere al Millennium Stadium, soprattutto non può cancellare quanto di buono è stato fatto nelle altre partite, su tutte la vittoria a Dublino che mancava dal 2003; quindi tutto sommato valuto positivamente il torneo degli inglesi.

SCOZIA: 6,5 - Deludenti sul piano del gioco, ma alla fine sono arrivati terzi. Era successo solo nell'ormai lontano 2001, anche quella volta per differenza punti. Contro avversari senza problemi d'identità hanno ceduto, ma hanno saputo sfruttare al meglio le occasioni avute portando a casa con cinismo due vittorie contro Italia e Irlanda. In prospettiva non vedo gli scozzesi messi molto bene. Ma forse la loro forza è questa: nessuno punterebbe mai su di loro, e ti puniscono senza appello quando li sottovaluti.

IRLANDA: 5 - Delusione grandissima. Dopo aver vinto in casa dei campioni in carica si erano create delle aspetattive, scioltesi rapidamente come neve al sole. Una serie inesorabile di tonfi. Tutte sconfitte con poco scarto, quasi a dare un segnale di impotenza. Sconfitta a Dublino contro gli inglesi, evento che come detto non accadeva da anni; sconfitta contro la Scozia, la seconda dal 2001; pareggio contro una Francia a pezzi; prima sconfitta nel torneo contro l'Italia. Per ripartire, servirà fede, quella di sempre. In BOD we trust.

FRANCIA: 3 - Come i punti fatti. Dovevano vincere il torneo, e hanno steccato subito all'Olimpico. Dovevano riscattarsi, e il Galles è andato a vincere a Parigi. Dovevano uscire dal tunnel, e hanno perso a Twickenham. Dovevano vincere almeno una partita, e hanno strappato un pareggio a Dublino. Dovevano evitare il cucchiaio di legno, e ci sarebbero riusciti se l'Italia non avesse fatto quello che non hanno fatto loro: battere l'Irlanda. Record infranti come se piovesse: cucchiaio di legno dopo 14 anni, primo da quando esiste il sei nazioni, tre sconfitte nel torneo dopo 12 anni, tre sconfitte di fila dopo 31 anni. Un disastro. Il primo di una lunga serie, mi auguro. Scusate, ma i francesi mi stanno veramente sul cazzo.

ANDREA LO CICERO: 103 - Le vittorie contro Francia e Irlanda sono state esaltanti, ma il momento più bello rimarrà il 65' contro l'Irlanda. Sostituzione per l'Italia, finisce la partita di Andrea Lo Cicero. La sua partita numero 103 con la maglia azzurra, la sua ultima presenza; giunto all'età di 37 anni ha deciso di ritirarsi. Sembra passato poco tempo da quel primo Sei Nazioni, nel 2000, in cui Andrea ha esordito con la maglia azzurra. E invece di anni ne sono passati tredici, in cui Andrea è stato uno dei pilastri della nostra nazionale, tanto da superare Troncon e diventare il giocatore con più presenze in nazionale. Uno stadio intero ti ha reso omaggio, mentre uscivi dal campo in lacrime. Hai scelto la partita più bella per salutarci, uno storico trionfo. Se siamo arrivati a dare fastidio ai padroni della palla ovale lo dobbiamo a gente come te. Grazie, Andrea. 103 volte grazie.

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