giovedì 12 dicembre 2013

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Alla fine ho creato un profilo su Google Plus e, già che c'ero, anche una pagina per il blog. La domanda che mi faccio, e che forse dovevo fare prima, è: perché? Un'insieme di cose, come spesso accade.
Usando Blogger come piattaforma, uno smartphone Android e Gmail come indirizzo principale di posta, collegarci anche il profilo era quasi automatico. In fondo è comodo avere un unico account per gestire tutto. Ho anche il cloud per foto e documenti. E, almeno per ora, ho gratis il nome personalizzato per l'URL del profilo e della pagina del blog. Più vado avanti e più sono Google-dipendente. Il giorno che Google crollerà, crollerò anche io. Ma quando Google crollerà, probabilmente anche il mondo crollerà, quindi dovrei essere in buona compagnia.
Tornando a Google Plus, in realtà non ci faccio niente. Ho inserito un po' di informazioni, giusto per togliere qualche ragnatela, e basta. Ci pubblico i post, che su Facebook ho smesso perché c'è troppa gentaccia. Invece su Google Plus non c'è nessuno, ma non esistendo vie di mezzo preferisco una dignitosa solitudine. Alla fine della fiera questo blog si chiama Triste, Solitario y Final. Un po' di coerenza, cazzo.

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