giovedì 19 gennaio 2012

BBB

La conoscete la canzone, quella che fa "C'ho 'n legittimo sospetto che me stanno a pija' per culo"? No, perché sta faccenda del rating a me non mi convince mica. In sintesi, ecco le ipotesi e la tesi. Un vero e proprio teorema accusatorio, per usare una parola nella locuzione tanto cara al prode difensore della civiltà mediterranea contro la barbarie comunista. Le parole sono importanti, cazzo.
Lasciamo stare, va.. Ecco a voi.

HP I - Ma se le agenzie di rating sono tutte born in the USA, non c'è un piccolo e impercettibile conflitto di interessi se vanno giù de mannaia contro l'Europa, facendo indirettamente crollare l'Euro nei confronti del dollaro, che col dollaro ci si vende il petrolio, ad esempio, che è la moneta della loro nazione? Sembrerebbe che hanno qualche stimolo a infierire sull'Europa.

HP II - Ma se una nazione a caso, poni l'Italia, ha un debito della madonna, se gli alzi il rating l'interesse sul debito cresce. E se l'interesse sul debito cresce, diventa più difficile ripagarlo perché sono più soldi e perché siccome corre voce che il paese è stato declassato vuol dire che è in crisi, inaffidabile ed è difficile fare affari. E quindi ti declassano ulteriormente, fino al fallimento. Che poi uno dice, ma non è che una mossa del genere ha sotto di sè qualche speculazione, magari dagli USA che casualmente hanno in mano le agenzie di rating che decidono tutto questo?

HP III - Praticamente l'Italia ha il rating del Perù. Ma da quello che mi ricordo non mi pare che in Perù la vita è come qui da noi, insomma l'economia in Italia mi sembra un tantinello più solida. Insomma, o semo tipo Fabris che c'avemo avuto 'n crollo e non me ne sono accorto; o il Perù in questi sei mesi ha avuto un boom senza precedenti; o me stanno a pija' per culo.

Di conseguenza, ecco la soluzione:

TH - Mi trasferisco in Perù.

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