sabato 28 gennaio 2012

Happy reference

Ieri ho visto Happy Family, di Gabriele Salvatores. Una commedia interessante, a mio giudizio. L'idea soprattutto è particolare: uno scrittore, Fabio de Luigi, che sta scrivendo il copione di un film. Ma è lui stesso uno dei personaggi, il protagonista, mentre gli altri personaggi interagiscono con lui anche nella vita reale, creando una fusione tra la realtà e la finzione. Come qualcuno mi faceva notare, se vogliamo è concettualmente simile ai sei personaggi in cerca d'autore pirandelliani. Ma rimane comunque una commedia, gradevole, semplice, non troppo impegnativa.
Nei titoli di coda del film è apparsa la famosa scritta: ogni riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale. E mi sono chiesto: ma qual è lo scopo di questa farsa? Sono tantissimi i film che volutamente fanno riferimento a fatti e persone reali, ma appare immancabilmente la scritta.Perché? Se ti dico casualmente che sei una testa di cazzo ti offendi di meno?
Ma facciamo gli onesti una volta tanto! Vuoi mettere un film che conclude con la scritta: i riferimenti a fatti o persone reali sono stati tutti volutamente inseriti dal regista, perché in questo film nulla è lasciato al caso e sono curati anche i dettagli .
Per concludere, perle di saggezza tratte dal film:

Sto bene. Sto veramente bene, però.. però che cazzo ci fa un gabbiano in una città senza mare?

Mi chiamo Ezio Colazzi, ho 38 anni e non ho mai fatto niente in vita mia... Voglio scrivere un film, meglio, un film d'autore che però incassi! Mancherebbe l'dea ma... fa niente!

Il problema è che abbiamo paura, basta guardarci. Viviamo con l'incubo che da un momento all'altro tutto quello che abbiamo costruito possa distruggersi. Con il terrore che il tram su cui siamo possa deragliare. Paura dei bianchi, dei neri, della polizia, dei carabinieri. Con l'angoscia di perdere il lavoro ma anche di diventare calvi, grassi, gobbi, vecchi, ricchi. Con la paura di perdere i treni, di non arrivare in orario agli appuntamenti. Paura che scoppi una bomba, di rimanere invalidi, paura di perdere un braccio, un occhio, un dito, un dente, un filo, un foglio. Un foglio su cui avevamo scritto una cosa importantissima. Paura dei terremoti, paura dei virus, paura di sbagliare, paura di dormire. Paura di morire prima di aver fatto tutto quello che dovevamo fare. Paura del vicino di casa, paura delle malattie, paura di non sapere cosa dire. Paura delle donne, paura degli uomini, paura dei germi, dei ladri, dei topi e degli scarafaggi. Paura di puzzare, paura di votare, di volare. Paura della folla, paura di fallire, paura di cadere, di rubare, di cantare. Paura della gente. Paura degli altri.


Preferisco leggere o vedere un film piuttosto che vivere... nella vita non c'è una trama.

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