venerdì 13 gennaio 2012

Ventenni

Anche io ho vissuto il mio ventennio. I miei nonni sono sopravvissuti al fascismo, io cerco di sopravvivere al berlusconismo. Anche se so che è una battaglia persa, perché ha vinto lui.
L'Italia è cambiata, l'Italia è la sua immagine, con Maria de Filippi e il Grande Fratello in televisione, con la corruzione elevata a norma istituzionale. Ormai ci si scandalizza e ci si indigna se la finanza fa dei controlli, i tassisti in televisione promettono scioperi contro le liberalizzazioni perché sono ingiuste, loro già adesso guadagnano poco. Per non parlare dei parlamentari, ma è meglio lasciar stare, è mattina e non voglio stare di cattivo umore tutto il giorno.
In realtà queste riflessioni mi sono venute in mente ieri notte, prima di addormentarmi. Sarà Nanni Moretti che mi fa st'effetto .
Che poi, come viene detto anche nel Caimano, oltre ad aver vinto, ha anche ragione perché la sinistra non è in grado di fare niente, il vero problema è che manca una valida alternativa. Berlusconi ha colto il vuoto di valori, di credibilità politica, di tutto creatosi negli ultimi anni; o forse è solo una conseguenza, è il frutto di questo vuoto, della crisi, è il simbolo del vuoto e della pochezza di questi tempi. Forse è solo il prodotto di questa società italiana, fatta di furbi che pensano solo al proprio tornaconto e vivono alle spalle dei poveri coglioni onesti e che ha eletto il suo miglior rappresentante a governarla.
D'altra parte, Marx diceva che lo stato è il tavolo d'affari privato della borghesia, ma non divaghiamo.
Ciò che mi rende ancora più amareggiato è che c'è chi aveva già capito tutto, più di trent'anni fa. Queste sono le parole di Pier Paolo Pasolini, riportate nel finale della canzone Occidente, dei Rein:

Il fascismo, il regime fascista, non è stato altro, in conclusione, che un gruppo di criminali al potere. E questo gruppo di criminali al potere non ha potuto in realtà fare niente, non è riuscito a incidere, nemmeno a scalfire lontanamente la realtà dell'Italia. Però quella aculturazione, quella omologazione, che il fascismo non è riuscito assolutamente a ottenere, il potere di oggi, cioè il potere della civiltà dei consumi, invece riesce ad ottenere perfettamente, distruggendo le varie realtà particolari.  E allora posso dire senz'altro che il vero fascismo è proprio questo potere della civiltà dei consumi che sta distruggendo l'Italia.





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