mercoledì 18 luglio 2012

IL FARO, di P. Roca

La storia è ambientata durante la guerra civile spagnola; Francisco, un giovane soldato repubblicano in fuga, giunge ad un faro e stringe amicizia con Telmo, il guardiano. Questo finché non si rende conto che Telmo racconta un sacco di fregnacce. Detta un po' brutalmente, la trama è questa. Il finale, per ovvie ragioni, non lo posso dire.
Il problema è che rimane leggero, un po' evanescente. Non è lunghissimo quindi la storia non viene approfondita del tutto e finisce lasciando le cose in sospeso. Ciò non toglie che è un buon fumetto, piacevole da leggere.
La guerra sullo sfondo fa risaltare il mondo a sé stante creato dai due protagonisti, fatto di semplicità e fantasie. Francisco gradualmente dimentica le ansie e le brutture della guerra a cui aveva preso parte e riscopre la gioia di vivere. Dopo alcuni giorni infatti, inizia a svegliarsi presto per godersi appieno le giornate e utilizza la sua uniforme come spaventapasseri.
Inizialmente Francisco non prende bene il fatto che Telmo ha inventato un sacco di storie spacciandole per vere. Telmo infatti si ispira alla mitologia e alla letteratura, come Ulisse e i viaggi di Gulliver, rendendo questo fumetto più simile a una poesia che a un racconto.
Ma alla fine Francisco lo perdona, perché capisce che quel vecchio pazzo gli ha fatto tornare la capacità di sognare e di immaginare un mondo nuovo, con una speranza.

Voto: 3,5/5

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