venerdì 13 luglio 2012

TOKYO KILLERS, di J. Taniguchi

Tokyo Killers è una raccolta di racconti a fumetti. Storie, come facilmente si può dedurre dal titolo, di genere noir, anche se non sono tutte ambientate a Tokyo, ce ne sono anche a Parigi e a Caracas. 
Essendo storie brevi, manca una struttura consistente, la storia deve necessariamente rendersi esplicativa in poche vignette, e a volte abbiamo anche molti punti in sospeso; vediamo la situazione dal mezzo, senza sapere il passato, cosa ha portato a quel momento.
La costante che accompagna tutte le storie è il malessere, la malinconia dei personaggi, che si muovono in quel mondo di assassini e pistole con un'ombra di tristezza. Chi deve vendicare qualcuno, chi ha una grave malattia, chi inizia a conoscere il mondo della Yakuza: manca l'allegria, inteso come un momento di distacco dalle preoccupazioni. Invece c'è un'atmosfera opprimente che neanche le ultime vignette a colori riescono a dissipare.
Una storia, ambientata a Tokyo per di più, è stata scritta da un autore francese e poi Natsuo Sekikawa l'ha tradotta in giapponese per essere poi disegnata da Jiro Taniguchi.
Tutto sommato una buona lettura, il disegno di Taniguchi è superbo come sempre e le storie sono interessanti, molto basate sull'introspezione dei personaggi che non su qualche caso di omicidio come i classici gialli hard-boiled. Probabilmente a non farmelo apprezzare totalmente è il confronto con altre sue opere: dopo aver letto L'uomo che cammina oppure Al tempo di papà, Tokyo Killers non è niente di speciale.

Voto: 3,5/5

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