domenica 21 luglio 2013

BREVI INTERVISTE CON UOMINI SCHIFOSI, di D.F. Wallace

Io capisco che la letteratura moderna, come tutte le cose moderne è sperimentale, non lineare, non rispetta gli schemi passati.
Io riesco ad intravedere, nelle righe confuse di questo libro, delle tracce, dei segni che sembrano volermi portare ad una epifania.
Io confesso che i racconti non mi fanno impazzire, per la loro innata tendenza a finire troppo presto.
Io ammetto che la narrazione slegata da vincoli di punteggiatura, di pause, il cosiddetto Stream Of Consciousness, ha sempre sercitato un certo fascino.
Io riconosco che non è necessario un finale, o un significato per dare senso ad una storia.
Io voglio far notare che il non capire qualcosa del libro non ne compromette la bontà, come difatti mi è accaduto in passato ad esempio per Dirk Gently.
Però dai, 'sto libro non si può proprio leggere, è troppo. Una cinquantina di pagine passabili su trecento sono troppo poche per non definirlo una grande rottura di coglioni. Bocciatura senza appello.
Farà l'effetto di essere superficiale, ma è la verità. Avevo sempre avuto questo terrore incredibile di sposare una bella donna che poi ti sforna un figlio e si ritrova col corpo sformato ma tu devi continuare a farci sesso perché hai firmato di continuare a fare sesso con lei per tutta la vita.
Il porco segna una tacca per ognuna che si mette sotto, quelle sono le sue tacche, che gliene frega. Ma il cosiddetto esemplare del Grande Amatore segna una tacca per ogni volta che una viene. Ma tutti e due non fanno che segnare tacche. Sotto sotto in realtà appartengono alla stessa categoria. Hanno fissazioni diverse ma non pensano ad altro, a letto, e la donnina alla fin fine si sente comunque usata. Questo se la signora ha un minimo di sensibilità, che è un'altra storia.
Si stava giocando tutto  su quelle credenze più o meno sceme nel contatto e nella nobiltà e nella compassione come componenti dell'anima più primarie e fondamentali della psicosi o del male. Noto che simili credenze appaiono molto meno stereotipate o flaccide quando qualcuno sembra disposto a rischiarci la vita.
Voto: 2/5

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