domenica 28 luglio 2013

CONGRATULAZIONI, HAI APPENA INCONTRATO LA I.C.F., di C. Pennant

Sapete cosa erano la I.C.F, i Bushwackers, la Red Army, i Cool Cats, gli Scousers? Erano le famigerate Hooligan Firm che negli anni Settanta e Ottanta andavano in giro per l'Inghilterra a sfasciare e menare qualunque cosa trovassero. Cass Pennant, uno dei volti di spicco della I.C.F. del West Ham, racconta quegli anni, suddivisi non per ordine cronologico ma per rivali.
Il ritratto degli hooligans che emerge dal libro è diverso da quello che ci si potrebbe attendere. Persone che andavano alle partite esclusivamente per scontrarsi con altre tifoserie, a volte neanche seguivano la partita. L'obiettivo era intrufolarsi nella curva avversaria e conquistarla. Pennant racconta spesso di episodi in cui la I.C.F. andava in stadi in cui neanche giocava il West Ham per sfidare altre Firm rivali. Ma erano comunque persone di diversa estrazione, non era gente che non faceva un cazzo dalla mattina alla sera. Gente normale, che lavorava e aveva una famiglia, ma che subiva il fascino della violenza, degli scontri con altre persone. Pennant e molti altri, le cui interviste sono riportate nel libro, ricordano quei tempi con nostalgia. Eppure quando è successo che delle persone rimanessero uccise, il commento è un misto di stupore e incredulità. Va bene picchiarsi a sangue, ma uccidere qualcuno era comunque troppo, non era quello che volevano. Le dinamiche del teppismo da stadio sono molto difficili da capire.
Non sono sicurissimo dell'obiettività, parliamo sempre di tifosi. A dar retta al libro, loro erano i migliori, loro non perdevano mai, loro in 40 riuscivano a mettere in fuga 700 avversari. Il dubbio che ci sia della parzialità c'è. L'unica volta in cui viene ammessa una sconfitta è contro il Millwall, ovviamente prontamente vendicata. Poi se le armi le usano gli altri, sono scorretti, se le usano loro c'è un motivo dietro... insomma, classica logica del tifoso, sebbene è innegabile che la I.C.F. fosse una delle firm più famigerate.
Il problema di fondo però è che il West Ham mi è sempre stato sul cazzo.

No one likes us, no one likes us,
No one likes us, we don't care!
We are Millwall, super Millwall,
We are Millwall from The Den!
Eravamo abituati a sentirci definire bastardi Cockney ma, credetemi, quando te lo dicono i Geordies, lo pensano davvero.
Le cose con i gallesi non si fermano mai a livello di club. Quando giochi contro di loro, quelli vanno sempre sopra le righe e lo trasformano in Galles contro Inghilterra.
Millwall contro West Ham, West Ham contro Millwall. Da qualsiasi parte la si guardi, significa guai seri. [...] Era una di quelle partite  - se ci andavi, ci andavi armato fino ai denti, soprattutto perché sapevi che anche gli altri lo sarebbero stati. Se non avevi un'arma, non ci andavi. Semplice.
I'm forever blowing bubbles,
Pretty bubbles in the air.
They fly so high, they reach the sky,
And Luke my dreams, they fade and die.

Fortune's always hiding, I've looked everywhere.

I'm forever blowing bubbles, pretty bubbles in the air.
Voto: 3,5/5

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