martedì 20 marzo 2012

PER LA CRITICA DELLA FILOSOFIA DEL DIRITTO DI HEGEL (introduzione), di K. Marx

Questo breve scritto inaugura una lunga serie di letture marxiste. Mi accingo infatti all'arrembaggio del volume: "Le opere che hanno cambiato il mondo", un fantastico mattoncino di mille pagine con un'antologia di Karl Marx. Quindi per un bel po', mi dispiace, le recensioni saranno monotematiche, nonché monocromatiche. Diciamo per un paio di mesi.
Non capisco perché nel volume ci sia solo l'introduzione. Sono una decina di pagine, in cui Marx illustra sinteticamente la situazione di arretratezza politica della Germania, frutto dell'oppressione religiosa e politica che hanno come risultato l'annientamento della persona umana.
Troppo prematura e troppo breve, i concetti fondamentali del pensiero di Marx sono solo accennati, con vaghezza, oltretutto focalizzati solo sulla Germania. Ma la strada è lunga, ho appena iniziato.
La religione è il singhiozzo della creatura oppressa, è il senso effettivo di un mondo senza cuore, come è lo spirito di una vita priva di spirito. Essa è l'oppio del popolo. La eliminazione della religione come illusoria felicità del popolo è la condizione della sua felicità reale.
[...]il proletariato non è formato dalla povertà sorta naturalmente, ma da quella sorta artificialmente, non dal meccanico agglomeramento di uomini compresso dal peso della società, ma da quello che sorge per la sua dissoluzione acuta, specialmente dalla dissoluzione del ceto medio; quantunque, come s'intende da sè, anche la povertà naturale e il servaggio cristiano-germanico entrano gradatamente nelle sue file.
Voto: 3/5

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