venerdì 2 marzo 2012

NORWEGIAN WOOD, di H. Murakami

Che libro, cazzo, che libro! Era da molto, troppo tempo che non leggevo un libro così bello. Un po' eccessivo in alcuni tratti, se vogliamo, le relazioni sentimentali sembravano a volte quelle dei manga, ma dopo Isabel Allende  ci voleva. Sono tornato nel mondo.
Sicuramente si percepisce l'ambientazione diversa, non europea. Non solo da sushi, sake, shinkansen e futon; il meccanismo dell'università, ad esempio, così strettamente legato alla vita e al lavoro. Se hai certi voti, potrai fare solo determinate università e quindi solo determinati lavori, perché le grandi aziende non assumono da università di seconda fascia. Non che si addentri nel sistema scolastico giapponese, sia chiaro, ma si avverte la presenza di forte di un'altra cultura. La religione buddista, i bastoncini d'incenso. La cremazione dei morti, il suicidio. Non sono concetti strani, ma in un modo o nell'altro molto più legati al Giappone che al nostro. C'è quindi una duplice sensazione, di vicinanza e di lontananza.
Ma tutto il libro mi sembra incentrato sui dualismi: l'amore e la morte; la vita e il suicidio; Midori e Naoko, le due ragazze che frequenta il protagonista; Kizuki e Nagasawa, i due amici del protagonista; la normalità e l'insanità. Assistiamo così al racconto di Toru, che in un lungo flashback ci racconta qualcosa della sua vita di vent'anni prima, quand'era uno studente unversitario. 
La scrittura di Murakami è fantastica, capace di oscillare dalla poesia alle riflessioni profonde al sesso nei suoi risvolti più nascosti e inconfessabili. Ti prende, ti avvolge, ti spiazza con brutalità per poi tornare indietro con dolcezza e risanare lo strappo. C'è lo spazio per i sogni e le speranze, uno spazio che è costruito tra la sofferenza e le difficoltà della vita. Per la ristretta cerchia di intenditori che ha letto il mio post su Isabel Allende, la differenza è semplice. Di Eva Luna, Rolf Carlé e Huberto Naranjo non me ne frega un cazzo. Invece di Toru vorrei sapere ancora, vorrei leggere; non posso iniziare un altro libro subito, non riuscirei a concentrarmi. 
Se non ha avuto il massimo dei voti, è perché di base non c'è un personaggio che non abbia qualche rotella fuori posto. Questo, dopo un po', mi infastidisce. Non si hanno punti di riferimento, sebbene sia un aspetto che in parte mi piace. Di sicuro Murakami entrerà nella mia lista di libri da comprare nelle prime posizioni.
Una domanda, poi: ma che fine ha fatto Sturmtruppen?
Sollevai il viso, e mentre guardavo le nuvole scure sospese sopra il Mare del Nord, la mia mente andò a tutte le cose che avevo perduto nel corso della vita. Il tempo passato, le persone morte o mai più riviste, le emozioni che non posso più rivivere.
E se qualcuno mi chiedesse come abbia fatto a restare due anni in un posto del genere, non saprei cosa rispondere. Il fatto è che a livello di vita quotidiana, che fosse di destra o di sinistra, un covo di ipocriti o un nido di benefattori dell'umanità, non faceva poi tanta differenza.
La ragione per cui di sera la bandiera dovesse essere abbassata non l'ho mai capita. Anche di notte la nazione continua a esistere, e ci sono tante persone che lavorano. Operai delle ferrovie, autisti di taxi, entraineuses, pompieri di turno, vigilanti; il fatto che tutte queste persone che lavorano di notte dovessero esser private della protezione della bandiera, mi sembrava un po' discriminatorio.
Andare in giro a scopare con ragazze che non conosci nemmeno è una cosa che non ti può dar niente. Ovvio che uno torna a casa stanco  e schifato di se stesso.
Nel quartiere, molto vicino alla casa di Midori, scoppiò un incendio, noi salimmo sul terrazzo,restammo lì a guardarlo e a un certo punto, non so bene come, ci baciammo. Detto così sembra un po' idiota, ma fu così che si volsero i fatti.
Guardando da lassù i tetti scintillanti di fumo e le libellule rosse, eravamo stati invasi da una sensazione di calore e intimità, e forse a tutti e due inconsciamente sarebbe piaciuto conservare quel momento in qualche modo. Il nostro bacio era stato di quel tipo. Ma naturalmente, come ogni bacio, neanche quello era completamente privo dsi rischi.
Offro io. Mi hanno appena pagata al lavoro e poi sono stata io a invitarti, disse Midori, ma naturalmente se sei uno di quei fascisti che non sopportano l'idea di farsi offrire qualcosa da una donna, è un altro discorso.
E sbandierare di fronte alle persone comuni parole che non possono capire me la chiamate rivoluzione? Trasformazione della società?
Che scoppi o non scoppi la rivoluzione, le persone comuni continueranno a vivere modestamente nelle loro modeste abitazioni. Cosa vuoi che sia dopotutto la rivoluzione? Cambiano il nome del governo.
Mi dicevo che avrei dovuto pensare, ma in testa mi si era fatto il vuoto. E poi a dire la verità non avevo voglia di pensare a niente. Il momento in cui non avrei potuto fare a meno di affrontare il problema sarebbe arrivato presto, allora tanto valeva aspettare e riflettere con calma più tardi. L'unica cosa che sapevo era che non volevo pensare adesso.
Voto: 4,5/5

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