mercoledì 29 febbraio 2012

Lasciando i sogni sul cuscino

Oggi finisce tutto. Dopo 91 stupendi giorni, da domani si torna a lavorare.
Niente più dormire la mattina senza sveglia. Niente più colazione con calma sfogliando le pagine dei miei PKNA. Niente più pranzo in pigiama. Niente più tè alle cinque. Niente più freddo, pioggia o gelo contemplati dalla finestra di casa. Niente più letture o film durante il pomeriggio. Niente più partite a Championship Manager 2001/2002 con il Colwin Bay, che dopo lunghi anni ho portato salla sesta divisione alla premier league.
Si ricomincia, ancora una volta. Per portare in saccoccia qualche spicciolo, da spendere in cibo, birra, tabacco, libri, cinema, stadio, teatro. 
Si ricomincia in macchina, quindi niente più letture in treno. Però non sembra malvagio, questo nuovo lavoro; si prospetta meglio di altri, almeno come descrizione iniziale. Poi, ovviamente, lo scopriremo solo vivendo. Il fatto è che pare che ci sia crisi, quindi neanche si può fare tanto gli schizzinosi.
Bisogna prendere quello che capita. Il problema, però non è cosa prendere, ma dove prenderlo. Speriamo bene.

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