Sono tanti i motivi per cui adoro fumare una buona sigaretta fatta da me.
Sicuramente
costa meno, neanche la metà rispetto le sigarette tradizionale. Ma non è
solo questo, anzi. Le ragioni sono più filosofiche, più profonde.
Fumando
tabacco, visto che il gesto comporta tempo, fa sì che le sigarette
inutili, accese automaticamente più per riflesso condizionato che per
reale voglia, vengano evitate, riportando così il fumo dallo status di
vizio a quello di piacere. Fumare deve essere un piacere, da riservare
in occasioni particolari, ben ponderate.
C'è
inoltre una maggiore disponibilità di scelta, tra i vari tipi di
tabacco, più o meno forti, più o meno aromatici, secchi, umidi, ai quali
va associata sapientemente la giusta cartina; si può anche avventurarsi
nell'arte del blending, come ho fatto io qualche giorno fa. Mischiare
diverse qualità di tabacco per ottenere la miscela che più ti si addice
Insomma,
è più personale. Ha il valore aggiunto che tutte le cose prodotte
artigianalmente hanno rispetto la produzione di serie. Io giro la mia
sigaretta, scelgo la quantità di tabacco, perché se voglio una fumatina
rapida ne metto giusto un pizzico, se voglio una buona fumata corposa
abbondo un po'. Mi dedico alla sigaretta, girandola con calma, per
ottenere un buon risultato anche dal punto di vista estetico. Una
sigaretta alla fine è facile da girare, ma girare una sigaretta senza
imperfezioni richiede impegno e dedizione.
Il
fumo non è più un'attività frenetica, da fare di corsa nei cinque
minuti di pausa che sei riuscito ad ottenere. Diventa più una passione, a
cui bisogna dedicarsi al momento giusto e dedicargli il tempo che
merita.
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