mercoledì 22 agosto 2012

Fuga per la Vitoria

Vitoria è la grande dimenticata.
Non ha niente di meno delle altre città basche: il casco antiguo, la morte sociale durante il giorno e la fiesta de la Virgen Blanca ad agosto, che inaugura la serie delle Aste Nagusia.
Il Deportivo Alavés, con le sue sole undici partecipazioni alla Liga, non è al livello di Athletic e Real Sociedad, ma questo non giustifica la mancanza di attenzioni riservata alla capitale del Pais Vasco, inteso come regione amministrativa spagnola.
Il casco antiguo riserva una novità: le vie sono disposte a formare una mandorla ed è in salita, su di un colle: le vie sono concentriche, ognuna ad un livello più alto. Per andare da un estremo all'alto si sale e poi si scende.
Finalmente, dopo infruttuose ricerche, ho visto giocare alla pelota. Nel mezzo di Plaza de los fueros c'era un frontón dove nel pomeriggio c'era sempre gents che giocava, nella variante a mani nude. Un gioco maschio, secondo per virilità solo al lancio del tronco, a mio avviso.
Mi è piaciuta, Vitoria, mi è piaciuta molto. Forse, se l'avessi conosciuta prima di Bilbao... Ma non è così, perciò si deve accontentare del secondo posto.
Che volete farci, amo le piste poco frequentate. Mi piace stare nei posti dove non sta la massa. Non li sentirei miei, li dovrei condividere con troppe persone.
Ea berriz ere elkar ikusten dugun, Gasteiz.

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