venerdì 11 maggio 2012

CUORE DI TENEBRA, di J. Conrad

Ed ecco finalmente Cuore di Tenebra, dopo la delusione di Tifone. Qualche miglioramento c'è, che lo porta a strappare una sufficienza, ma sostanzialmente vince alla grande Apocalypse Now. Un esperimento fallito, sostanzialmente. Avevo addirittura sovvertito l'ordine di lettura dei libri inserendo Conrad all'inizio della lista. Lo faccio solamente in casi eccezionali.
Il concetto è interessante, questo viaggio a ritroso lungo il corso di un fiiume a fricano, alla ricerca del fantomatico Kurtz. La figura di Kurtz ricorre sempre nel libro ossessivamente e di fatto tiene incollato il lettore, inevitabilmente attratto da quest'uomo misterioso che tuttavia di fatto è poco meno di una comparsa. Con l'incedere della narrazione, si costruiscono storie e leggende attorno a Kurtz ingigantendo questa figura, ma quasi non ci si rende conto delle poche pagine in cui abbiamo di fronte il vero Kurtz, perché è come se ci fosse sempre.
Però rimane sempre una narrazione lenta e dispersiva, che si sofferma troppo sui dettagli lasciando, almeno a me, un'aria di confusione, ma soprattutto non sfrutta appieno l'alone magico creato da Kurtz.
Non è male, assolutamente, ma non mi appaga. Ormai ho bisogno di una scrittura più moderna, più vicina al mio modo di pensare o ragionare.
Tra noi c'era, come ho già detto prima, il vincolo del mare. Oltre a mantenere i nostri cuori uniti per lunghi periodi di separazione, quel legame aveva l'effetto di renderci reciprocamente tolleranti verso le nostre storielle - e perfino le nostre convinzioni.
Poiché Non c'è niente di misterioso per un marinaio se non il mare stesso, che è padrone della sua esistenza e imperscrutabile come il destino.
Viviamo come sognamo - soli...
No, il lavoro non mi piace. Preferisco stare con le mani in mano, e pensare alle belle cose che si possono fare.  Non mi piace il lavoro - non piace a nessuno - ma mi piace ciò che c'è dentro il lavoro - la possibilità di rotrovare te stesso. La tua propria realtà - non per gli altri , ma per te stesso - ciò che nessun altro potrà mai conoscere.
Ah! ma era già qualcosa avere almeno la possibilità di scegliersi gli incubi.
Voto: 3/5

Nessun commento:

Posta un commento