martedì 15 maggio 2012

Il giorno in cui sono diventato pigro

La mia rovina sono state le elementari. La decadenza è iniziata lì.
Una volta studiavo, mi interessavano anche le cose che studiavo. Sai, il tipo di bambino che quando la maestra chiedeva qualcosa alzava sempre la mano per rispondere. Poi un giorno, l'evento che ha cambiato tutto.
Parliamo di una sciocchezza, semplicemente la maestra non fa rispondere me. Ma lo so che le sai le cose, devo sentire anche gli altri, quelli che non parlano mai. E se posso capire il bisogno di una maestra elementare di sentire anche altri bambini oltre ai soliti saccenti, sicuramente lei non ha capito che cosa mi passò per la testa.
Ma allora che cazzo studio a fare? Perché passare  lunghi pomeriggi a studiare, a imparare quando non gliene frega niente a nessuno, anzi si fidano?
Da lì ho smesso di studiare, ve lo giuro. Non ho mai avuto problemi con lo studio, perché comunque la mia educazione di sani principi mi ha inculcato il concetto che lo studio è importante, infatti ora in questo periodo di crisi il mio diploma e le mie lauree 3+2 mi riempiono di soddisfazione quando le guardo appese al muro incorniciate.
Però ho sempre fatto il meno possibile, il minimo indispensabile. E ne vado fiero. Potrò sempre dire, quando fallirò completamente nella vita, che io almeno al contrario di altri non ho dato il massimo, puntavo alla sopravvivenza e ci sono riuscito.

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