domenica 6 maggio 2012

DONNE, di C. Bukowski

Bukowski è una droga, inizi a leggerlo e non ne puoi fare a meno, non riesci a smettere. Anche se devo dire che questo lo collocherei leggermente al di sotto di Post Office e Panino al Prosciutto.
Dopo un po' tende ad essere ripetitivo, in fondo sono trecento pagine in cui Henry Chinaski scopa con qualunque donna gli capiti sotto mano. Sembra un po' riduttivo, ma è così. Però lo stile crudo e dissacrante, quasi grottesco, rende sempre interessate la lettura.  Il prossimo acquisto sarà Factotum, così completiamo la saga.
"Tu giudichi gli uomini dall'ambiente che li circonda, eh?""Sì. Quando un uomo ha la casa pulita c'è qualcosa che non va. E se è troppo pulita è sicuramente finocchio."
"Tu non capisci, diventerò famosa. Ho più potenziale di te!""Il Potenziale", dissi, "non è niente. Devi darti da fare. Anche i neonati hanno più potenziale di me."
Per loro tutto il divertimento delle scopate era parlarne in continuazione. Anche a me piaceva scopare, ma non ne facevo una religione. C'erano troppi lati ridicoli e tragici, nelle scopate. La gente sembrava incapace di gestirle. E così ci giocava. Un gioco che distruggeva.
Ero attratto da tutte le cose sbagliate: mi piaceva bere, ero pigro, senza dio, senza idee politiche, senza ideali. Vivevo nel nulla; la mia era una non esistenza e a me andava bene così. Tutto questo non faceva certo di me un personaggio interessante. Non volevo essere interessante, era troppo faticoso. Quello che volevo veramente era uno spazio facile, indefinito dove vivere tranquillo. Volevo essere lasciato in pace. D'altra parte quando mi ubriacavo mi mettevo a urlare, impazzivo, perdevo il controllo. Ciascuno di questi comportamenti non andava d'accordo con l'altro.  Non me ne fregava niente.
Baciarsi è più intimo che scopare. Ecco perché non mi è mai piaciuto che le mie ragazze andassero in giro a baciare gli altri uomini. Preferirei che se li scopassero.
Se dovessi scegliere tra bere e scopare, credo che sarei costretto a smettere di scopare.
L'amore va bene per quelli che riescono a sopportare il sovraccarico psichico. È come trasportare sulle spalle un bidone pieno di spazzatura oltre un fiume pieno di piscio in piena.
La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire. Era bello avere una scelta. Io l'avevo fatta da un pezzo, la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi  liscia. I russi sapevano il fatto loro.
"Vuoi dire che vivi per scrivere?""No, mi limito ad esistere. Poi cerco di ricordare e buttare giù un po' di cose."
"Credi che l'alcool ti abbi a aiutato a diventare uno scrittore?""No. Sono semplicemente un alcoolizzato che ha deciso di fare lo scrittore per poter restare a letto tutti i giorni fino a mezzogiorno."
Umanità, mi stai sul cazzo da sempre. Ecco il mio motto.
Un certo tipo di morale tendeva a mantenere gli uomini in schiavitù nelle fabbriche, nelle chiese, fedeli allo stato. Altri tipi di morale erano semplicemente questione di buon senso.
Voto: 4/5

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