mercoledì 25 aprile 2012

Antropologia pallonara

Adoro vedere come il genere umano assuma infinite e immense sfumature di comportamento. e pensare che basta davvero poco per generare una serie di comportamenti assolutamente stupendi. Pensate a tutti i tipi di tifosi che si vedono in giro. Perché è facile dire tifoso, ma la realtà è molto più complessa di quello che sembra.

L'ULTIMO STADIO: l'abbonato, preferibilmente in curva, che sa bene che la sua presenza allo stadio è necessaria ogni maledetta domenica, per non parlare di posticipi, anticipi e turni infrasettimanali. Egli sa che c'è solo una certezza a questo mondo: deve andare allo stadio. L'evoluzione successiva è la partecipazione alle trasferte.

LA TORRE D'AVORIO:  parente stretto del precedente, con la differenza che segue le partite da casa. Niente e nessuno può disturbarlo durante il sacro rito.

IL FIORE DEL DESERTO: tifoso che spunta fuori dopo una vittoria importante, ridendo, esultando, prendendo per il culo i tifosi avversari nel breve spazio che va dalla sera di domenica al pranzo di lunedì, per poi svanire in attesa del nuovo trionfo della propria squadra. Nel resto del tempo difatti non osa parlare di calcio reputandolo poco interessante e ovviamente non ha neanche visto la partita per la quale esulta.

L'OCCASIONALE: non va confuso col precedente. Il tifoso occasionale è sempre attivo, infatti, ma per essere attivato ha bisogno di aiuto esterno. Riesce anche a sostenere conversazioni di medio livello in ambito calcistico, ma dimostra le sue lacune quando gli si chiede la formazione tipo della sua squadra e gli ultimi risultati.

LA NEMESIS: un tifoso filosofico. In quanto una cosa è definita dalla sua negazione, il suo tifo per una squadra si esplica odiando qualunque cosa riguardi i suoi rivali designati ed esultando alle loro sconfitte più che alle vittorie della propria squadra. 

IL CAMALEONTE: ne sono rimasti pochi esemplari. Sono una sottospecie del tifoso occasionale, che hanno come singolare comportamento la tendenza a cambiare squadra, sotto l'influsso di cattive amicizie, ragazzi/ragazze o presagi astrali.

IL DIVERSAMENTE ABILE: fanno parte di questo sottoinsieme di tifosi coloro i quali si ostinano a difendere fino alla morte la propria squadra senza ammettere la realtà. Tipiche espressioni sono la speranza nella rinascita nonostante la palese annata di merda, il ricorso ad assurde norme ancestrali quando l'arbitro sbaglia a favore della propria squadra e l'accusa di complotto quando l'errore è contro la propria squadra.

IL ROMANTICO: in via di estinzione, sono quelli che tifano una squadra pur sapendo che il massimo che potrà vedere nella vita sarà un decimo posto in campionato e un quarto di finale in coppa, sperando di non retrocedere. 

IL RURALE: la componente estremista dei romantici, che seguono assiduamente la loro squadra locale, rigorosamente dall'Eccellenza in giù.

LO STRANIERO: il duale del romantico. Sono quei tifosi che tifano una squadra pur vivendo a ventimila leghe di distanza, tipicamente per ragioni di opportunismo. Data la geografia avversa, implorano i loro concittadini di andare allo stadio con loro nell'unica partita di campionato in cui la loro squadra fa visita alla loro città.

Ma come l'insieme dei colori genera il bianco, l'insieme dei tifosi si unisce, una volta ogni due anni, per rendere omaggio alla maglia azzurra. E quest'anno è uno di quelli..

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