venerdì 27 aprile 2012

Chiudete le valigie, andiamo a Bucarest!

Ce l'abbiamo fatta, ce l'abbiamo fatta, ce l'abbiamo fatta. Ancora non riesco a crederci. L'Athletic in finale di Europa League. Solo a Football Manager avevo cose simili nella mia vita, e mi ero anche dovuto fare un culo così per riuscirci.
Abbiamo rischiato di uscire nel turno preliminare, ma la squalifica del Fenerbahce ha promosso il Trabzonspor in Champions e siamo andati alla fase a gironi senza giocare il ritorno.
Abbiamo concluso il girone al primo posto con un turno di anticipo, mandando a casa il PSG degli sceicchi.
Abbiamo eliminato il Lokomotiv Moskva, rimontando la sconfitta esterna nonostante l'espulsione di quel pazzo scriteriato di Amorebieta.
Abbiamo vinto all'Old Trafford e rivinto a Bilbao, giocando due partite perfette, e anche il Manchester United è andato a casa.
Abbiamo sconfitto lo Schalke 04 di Huntelaar e Raul con una clamorosa vittoria fuori casa, la partita più difficile perché dopo la sbornia contro il Manchester bisognava tornare con i piedi per terra e non credersi invincibili.
Abbiamo giocato male la semifinale d'andata, perdendola 2-1.
Siamo passati in vantaggio con Susaeta, abbiamo preso gol nel finale di primo tempo immeritatamente ma siamo riandati sopra dopo qualche minuto con Ibai Gomez.
Abbiamo lottato per tutto il secondo tempo, abbiamo preso un palo e ce lo hanno restituito in sessanta secondi,  abbiamo creato occasioni e corso qualche rischio.
E poi al minuto 87 il re leone ci porta in paradiso. Un mostruoso, immenso Llorente, che dopo due assist sontuosi mette dentro il gol del 3-1. Il gol che vale la finale.
Una finale meritata, che ci giocheremo contro l'Atletico Madrid a Bucarest il 9 maggio. Dodici lunghissimi, interminabili giorni.
Nell'attesa voglio dirvi grazie, grazie di tutto. A Urrutia, al loco Bielsa, a Llorente, alla Catedral, al capitano Iraola, a tutti quelli che hanno partecipato e quelli che sono rimasti in panchina. E anche a quel pippone di Iraizoz. Quest'estate me la compro la tua maglia, cazzo. Se dopo tutti gli scandali e lo schifo emerso in questi anni ho ancora voglia di seguire il calcio e mi trovo quasi in lacrime dopo una partita è solo per voi.
E adesso regalate questa gioia a un povero pazzo che vi ama insensatamente. Vincetela, questa cazzo di coppa. Non vi dico fatemi sentire fiero di voi perché lo sono già, lo sono sempre stato.

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